Giovanardi lascia il governo: vogliono legalizzare la cannabis e le unioni gay
Carlo Giovanardi ha lasciato il proprio partito (il Nuovo Centro Destra guidato da Alfano) e la maggioranza di governo, accusandolo di imporre una “mutazione antropologica” sulle droghe e le unioni civili. Giovanardi accusa in particolare Alfano di aver smarrito la vocazione originaria dell’Ncd “cristiana e di centro-destra” per rendere “strategica e permanente l’alleanza con la sinistra”, e sacrificando così i valori morali del partito.
VOGLIONO LEGALIZZARE CANNABIS E UNIONI GAY. Carlo Giovanardi non è il solo ad annunciare l’abbandono del partito, con lui si sono schierati 31 rappresentanti dei circoli Ncd in Emilia-Romagna, i coordinatori provinciali di Modena (città di Giovanardi) e Reggio Emilia e alcuni consiglieri comunali. Nel comunicato pubblicato sul proprio sito, Giovanardi accusa: “Il Sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova sta portando avanti una campagna, insieme a decine di parlamentari (in realtà sono ormai 270, ndr) per la legalizzazione della cannabis mentre il prof. Giovanni Serpelloni non è stato confermato alla guida del Dipartimento per le politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio sostanzialmente svuotato di ogni funzione”. Giovanardi accusa inoltre Alfano di assistere senza reagire al “colpo di mano” che il governo sta imponendo per approvare le unioni gay.
LA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS ORA È PIÙ VICINA? L’uscita di scena di Giovanardi da Ncd e dal governo potrebbe rivelarsi una buona notizia in vista del dibattito nelle Commissioni e poi alle Camere della proposta di legge per la legalizzazione della cannabis. Da sempre è stato infatti Giovanardi stesso a minacciare l’uscita dal governo del partito in caso di voto favorevole alla legalizzazione. Anche Alfano è da sempre fortemente contrario alla legalizzazione, ma potrebbe non “minacciare” Renzi di abbandonare il governo in caso di voto favorevole, come sta facendo anche sulle unioni civili. Insomma, si può trattare di una potenziale buona notizia per l’antiproibizionismo italiano anche se (come abbiamo analizzato in questo articolo) per far passare la legalizzazione della cannabis sarà necessario il beneplacito di tutto il Pd e quindi anche di Matteo Renzi in persona. Cosa che al momento pare complicata.