Giappone: cannabis medica e CBD negli alimenti
Una riforma rivoluzionaria quella del Giappone, che, da un lato, aprirebbe la strada al settore della cannabis terapeutica, e dall'altro, approverebbe il CBD negli alimenti
Come ufficializzato il 30 maggio scorso, il governo del Giappone è pronto ad accogliere i commenti pubblici riguardante la legge di riforma della cannabis, che sarà alla base della futura industria verde del Paese.
E come si evince dalle proposte preliminari, l’obiettivo è quello di regolamentare il CBD negli alimenti. Segnando così una svolta senza precedenti. Che seguirebbe la scia del Regno Unito, dove questi “novel food” sono già commerciabili.
“Stiamo aspettando da molto tempo – ha dichiarato l’amministratore delegato di Astrasana Holding AG Yves Antoniazzi a Business of Cannabis – Si tratta di un’enorme pietra miliare per l’industria globale della cannabis. Il Giappone è uno dei primi paesi ad approvare il CBD negli alimenti, aprendo la strada alle aziende per inserire i prodotti CBD nelle catene di vendita al dettaglio”.
LA CRESCITA ESPONENZIALE DELLA CANNABIS IN GIAPPONE
Era fine 2023, quando il governo giapponese ha approvato un disegno di legge che andasse a modificare la legge sul controllo della cannabis del Paese, vecchia di 75 anni.
Revisione che da un lato andrebbe a revocare il divieto imposto sui prodotti farmaceutici a base di cannabinoidi, permettendone la somministrazione, ma dall’altro vieterebbe esplicitamente l’uso illegale di marijuana. Stabilendo delle nuove sanzioni anche per il semplice consumo.
Tuttavia però, prima dell’entrata in vigore ufficiale, la riforma sarà esaminata dai professionisti medici e dalle aziende di CBD del settore, mentre la fase dei commenti pubblici dovrebbe protrarsi fino a fine giugno.
Una legge che, secondo le prima analisi, potrebbe dare un’ulteriore spinta all’industria verde del Giappone, che, come evidenziato da Euromonitor, è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni passando da 4 miliardi di yen (26,3 milioni di dollari) nel 2019 a 24 miliardi di yen (173,8 milioni di dollari) nel 2023.
Infatti, come si legge dal rapporto: “Si prevede che la revisione della legge introdurrà linee guida più chiare per la vendita e la distribuzione dei prodotti CBD. Attirando grandi aziende di vari settori ad investire nel mercato entro il 2024″. E in questo modo “le vendite di CBD potrebbero superare quelle del mercato illecito della cannabis entro il 2026”.
I motivi alla base di questa crescita esplosiva? I consumatori: sempre più consapevoli e orientati verso prodotti alternativi alle sigarette e alcol, che possano offrire benessere, relax e alleviare lo stress.