In Germania si può guidare dopo aver assunto cannabis
Il governo tedesco ha stabilito le norme e le concentrazioni di THC alla guida
In un Paese civile, dove la pianta di cannabis viene considerata per quello che è – e cioè una sostanza psicoattiva di cui è necessario regolarne l’uso, lontano dagli isterismi e pregiudizi radicati nel nostro governo, accade che venga stabilito per legge un quantitativo massimo di THC per chi si mette a guidare..
Il governo tedesco infatti, dopo aver legalizzato l’autoproduzione di cannabis e i club per la coltivazione, ha stabilito una regola semplice per permettere di guidare a chi assume cannabis.
I conservatori dell’opposizione (CDU) avevano chiesto che rimanesse in vigore un divieto assoluto di consumo di cannabis per i conducenti, ma la loro mozione è stata respinta.
GUIDARE POSITIVI ALLA CANNABIS: IL LIMITE PER IL THC
E così un gruppo indipendente di esperti nei settori della medicina, del diritto, dei trasporti e della polizia, incaricato dal Ministero dei trasporti, ha stabilito un nuovo limite di THC per il traffico stradale: 3,5 nanogrammi per millilitro di sangue per il tetraidrocannabinolo (THC).
Si ritiene che ciò rappresenti il rischio equivalente a 20 milligrammi di alcol per 100 millilitri di sangue, che è legale in Germania.
Oltre a questo la persona al volante deve aver compiuto 21 anni e avere la patente da almeno 2 anni, mentre è vietato mettersi alla guida se si è assunto sia alcol, che cannabis.
LE MULTE PER CHI NON RISPETTA LE REGOLE
Sono state stabilite multe e sanzioni che si applicano in caso di inosservanza delle norme:
- – 500 euro e un divieto di guida di un mese per 3,5 nanogrammi di THC o più nel sangue,
- – almeno 1.000 euro per consumo misto di alcol e cannabis;
- – fino a 3.500 euro per infrazioni ripetute.
- – Per i neopatentati durante il periodo di prova di due anni della patente di guida e per i minori di 21 anni, vige il divieto assoluto di cannabis alla guida. In questi casi le infrazioni sono generalmente punibili con una multa di 250 euro.
Una situazione lontana anni luce da quella che ci troviamo a vivere in Italia dove il governo ha inserito il CBD tra gli stupefacenti, vorrebbe fare lo stesso con il fiore di canapa con limiti di THC legali in Europa, e ha proposto una legge che impedirebbe a chi assume cannabis, pazienti compresi, di mettersi al volante.
