Genotipo e mutazioni
I coltivatori di cannabis sono sempre alla ricerca della prossima straordinaria varietà. Gli innumerevoli sapori e la moltitudine di effetti si combinano per creare infinite possibilità. Negli ultimi 60 anni, i coltivatori hanno investito sulla diversità della cannabis più che mai, incrociando varietà da tutto il mondo, riscontrando mutazioni genetiche, morfologie similari e genotipi unici.
In questo nuovo numero della nostra consueta rubrica andremo a implementare le conoscenze basilari della genetica, applicandone i principi alla cannabis, con annesse curiosità e sorprese.
Gli ibridi
Oggi, poiché le leggi sulla cannabis diventano più tolleranti nel mondo, la riproduzione di strain sta diventando più facile che mai, il che si riflette nel numero di varietà disponibili attraverso i distributori di semi (seedbank). La storia è complicata per molte varietà moderne, che sono spesso ibridi di ibridi. Ma i mattoni chiave di molti ceppi sono relativamente pochi. Comprendere la storia dell’ibrido moderno ha un valore che va oltre la riflessione sulla tradizione della cannabis. La familiarità con le varietà di cannabis può aiutare un coltivatore nella scelta consapevole all’acquisto di semi. I coltivatori dovrebbero anche comprendere i requisiti ambientali per i loro strain e quali tecniche potrebbero funzionare meglio per ognuno: questi fattori sono fortemente influenzati dal lignaggio di ogni singola varietà.
Genotipo
Il genotipo, o codice genetico, porta con sé tutte le informazioni genetiche come crescita, aspetto e le varie caratteristiche che si osservano durante lo sviluppo dell’organismo stesso. Prima di tutto, bisogna capire che un genotipo non è un qualcosa di unico e invariabile, ma piuttosto un insieme di possibilità. Questo dipende principalmente dall’ambiente in cui vive l’organismo, che influisce e attiva direttamente alcuni specifici tratti del suo genotipo. L’interazione tra genotipo ed ambiente si traduce in fenotipo, ovvero l’espressione fisica di alcuni geni attivati dall’ambiente circostante.
Chemiotipo
Non tutte le varietà di cannabis hanno però lo stesso contenuto in principi attivi, quindi è importante conoscere il chemiotipo di ciascun strain, in modo da poter scegliere quello con le caratteristiche desiderate. Il chemiotipo rappresenta l’insieme di piante che, pur appartenendo alla stessa specie, si differenzia dalle altre per la composizione chimica dei suoi metaboliti attivi, come THC, CBD, CBG ecc.
Mutazioni genetiche e non solo
Disposizione delle foglie a spirale, ermafroditismo, fasciatura e variegatura sono alcune delle strane anomalie che potresti vedere nella tua coltura di cannabis. Più ampio è il tuo bagaglio di esperienze, maggiore sarà la probabilità che possa osservare caratteristiche vegetali anomale. Bisogna comprendere le cause di alcuni di questi fenomeni e determinare se i sintomi sono causati da mutazioni genetiche o da agenti patogeni.

Disposizione delle foglie a spirale
Nella fase vegetativa precoce di una piantina, le foglie di cannabis di solito sorgono in coppia, sui lati opposti dello stelo in corrispondenza di ciascun nodo. Alla maturità e durante la fioritura, è comune che le piantine sviluppino una disposizione alternata delle foglie, con una sola foglia su ciascun nodo, sebbene le foglie possano continuare a sorgere in coppia. Una disposizione fogliare a spirale (o phyllotaxis a spirale) è molto meno comune, ma è lungi dall’essere la più rara delle stranezze del mondo vegetale. Le spirali possono avere tre, quattro o più foglie su ciascun nodo. Questo non è sintomatico di alcuna malattia infettiva e potrebbe effettivamente non intaccare per niente la resa finale.

Ermafroditismo
Gli ermafroditi mostrano tratti di entrambi i sessi sulla stessa pianta. Esistono due tipi principali di fiori maschili su piante di cannabis altrimenti femminili: fiori maschili monoici e fiori ermafroditi maschili/femminili. Sebbene considerati anormali, entrambi i tipi sono ancora abbastanza comuni nella cannabis. Ciò potrebbe essere spiegato dal vantaggio evolutivo di produrre fiori maschili e femminili su una singola pianta: poiché è utile per la sopravvivenza della specie, non sorprende che questi tratti siano difficili da debellare. La cannabis è normalmente dioica, nel senso che esistono piante maschili e femminili separate. Quando i fiori maschili solitari appaiono completamente indipendenti dai fiori femminili sulla stessa pianta, quella pianta è monoica. I fiori ermafroditi sono diversi dai fiori monoici, in quanto contengono parti maschili e femminili all’interno dello stesso fiore. Nei fiori di cannabis ermafroditi, un fiore femminile sviluppa stami maschili che sorgono dall’interno del calice, accanto ai pistilli. Gli stami maschili possono essere verde o gialli. Gli stami gialli sono spesso chiamati “banane”. Tendono ad apparire in ritardo nella fioritura, a volte anche in piante che sono generalmente stabili contro l’ermafroditismo. Raramente si verifica un “ermafroditismo inverso”, con fiori femminili che si formano su piante di cannabis altrimenti maschili. Sia i fiori maschili monoici che i fiori ermafroditi possono essere un problema. Quando coltivi piante con cui non hai esperienza, ispeziona le tue piante accuratamente e frequentemente; recidendo delicatamente tutti i fiori sospetti che trovi con forbici pulite e mettili in un sacchetto per lo smaltimento.
Fasciazione
Nella patologia vegetale, la fasciazione è un termine usato per descrivere un fenomeno caratterizzato da un appiattimento di steli e infiorescenze; colpisce più di 100 specie vegetali e può essere causata da mutazioni genetiche, ma anche da agenti patogeni come fitoplasmi e virus. Nella cannabis provoca la formazione di steli ampi e piatti. Sono vuoti e flessibili e sono suscettibili all’allettamento con forti venti. Quando si verifica in fioritura, provoca la formazione di gemme allungate orizzontalmente. Queste gemme deformi hanno una crescita troppo densa che le rende soggette alle infezioni secondarie come la muffa grigia della botrite. La fasciazione non è solo pericolosa a causa dei problemi secondari che può provocare, ma può anche essere causata da un fitoplasma, un batterio o un virus non identificato di altre specie vegetali. I fitoplasmi sono parassiti batterici che mancano delle pareti cellulari e sono parassiti obbligati, il che significa che possono sopravvivere solo all’interno dei loro ospiti e vettori.
Variegatura
La variegatura è un’alterazione del colore delle foglie o dei fiori, che crea foglie o fiori multicolore; è causata da un’espressione genica differenziale, da un’infezione da virus o mosaicismo genetico. Nell’espressione genica differenziale, la posizione di una cellula su una pianta determina quali geni della cellula sono attivi, creando differenze nella colorazione. Esempi familiari di questa mutazione genetica sono lo striping sulle scorze di anguria e gli anelli viola sulle foglie di alcune varietà di geranio. Le cellule all’interno delle aree a strisce o degli anelli viola hanno lo stesso insieme totale di geni del resto della pianta, ma hanno geni attivi che causano il loro diverso colore, che sono geni dormienti nel resto delle cellule. Nella cannabis, l’espressione genica differenziale è responsabile delle foglie e dei germogli viola visti in alcune varietà. Questi organi viola esprimono geni per la produzione di antociani. Temperature fredde e luce intensa aumentano l’espressione di questi geni. I virus delle piante causano comunemente variegazioni sotto forma di motivi a mosaico sulle foglie delle piante infette. I mosaici indotti da virus in genere mancano di uno schema distintivo e continueranno a causare sintomi a ogni nuovo gettito. Altri sintomi virali includono arresto della crescita, distorsione fogliare e macchioline necrotiche.
Non serve essere dei biologi per incuriosirsi al genoma della cannabis, che ad oggi detiene un patrimonio genetico vastissimo, tra i più ricchi del mondo vegetale. Questo ci fa riflettere su quanto anche noi umani siamo ibridi di incroci tra culture, etnie e religioni differenti e seppur con alcune imperfezioni abbiamo compreso che il mondo è bello proprio perché è vario.