Fumatori gourmet per un’esperienza unica
Il percorso degustazione è un cammino, volto alla riscoperta di odori, sapori e texture dimenticati o semplicemente poco osservati, una pratica che se accompagnata da intenditori può affinare i nostri sensi e arrivare ad assaporare e comprendere dei veri e propri capolavori.
Un naso non addestrato può non riconoscere le varie sfumature che donano i terpeni, biomolecole che costituiscono i componenti principali delle resine e conferiscono aromi e odori differenti per ogni strain alle diverse piante di Marijuana.
In Colorado nasce quindi la figura del pot-sommelier, che sa coniugare per ogni Pianta la pietanza che ne esalta le caratteristiche. Per esempio Power Plant si abbina bene con il pollo al lemon pepper, Berkle dal sentore di liquerizia con l’arrosto di maiale, Platinum Covered Girl Scout Cookies con una torta con ganache di cioccolato fondente.
Il principale esponente di questo nuovo percorso ganja-gastronomico è Philip Wolf, che con la sua società Cultivating Spirits forma budtender e organizza eventi e serate a tema.
Nulla ad invidiare alle proprietà organolettiche dei vini insomma, tutto dipende dallo scopo per il quale si consuma Marijuana, al pari degli alcolici. Chi beve per stare in compagnia e chi degusta un ottimo calice, chi fuma per rilassarsi a fine giornata e chi assapora strain diversi per odore, gusto, forza ed effetto.
Onestamente non vediamo differenza tra le due pratiche.