Francia: verso la legalizzazione della cannabis medica
La vicina Francia non ha dubbi sulla cannabis terapeutica, va legalizzata al più presto per supportare il benessere cittadino
Dopo ben quattro anni di sperimentazione approvata alla fine del 2020, la Francia si prepara al prossimo passo: regolamentare ufficialmente la cannabis medica nel Paese.
Come funzionerà il sistema nazionale è stato comunicato all’Unione Europea proprio lo scorso 19 marzo, con tre decreti fondamentali arrivati al momento giusto. Pochi giorni prima che le 1600 persone coinvolte nella sperimentazione perdessero l’accesso alle cure. Ma scendiamo più nel dettaglio.
CANNABIS MEDICA IN FRANCIA: COME FUNZIONERÀ LA LEGALIZZAZIONE
Solo medici appositamente formati e certificati potranno prescrivere la cannabis terapeutica. Che sarà riservata ai soli pazienti che non hanno trovato beneficio nelle terapie convenzionali e sarà limitata alle seguenti patologie:
- dolore neuropatico;
- epilessia farmacoresistente;
- spasticità da sclerosi multipla;
- effetti collaterali della chemioterapia;
- cure palliative.
Verrà introdotta la cannabis in fiore, che però non si potrà fumare. Ma solo assumere attraverso dei dispositivi di vaporizzazione a secco certificati CE.

Il resto dei prodotti invece, inclusi oli e soluzioni sublinguali, verranno suddivisi in tre profili: THC dominante, bilanciato e CBD dominante. Con ogni articolo che dovrà essere full spectrum (a spettro completo) e affiancato da una lista dettagliata dei componenti, compresi cannabinoidi minori e terpeni. Per promuovere la competitività.
Infine, il decreto prevede anche un sistema di autorizzazioni temporanee all’immissione in commercio (ATU), rilasciate e monitorate dall’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali (ANSM).
Le aziende, mediante dei report di sicurezza periodici, dovranno dimostrare la conformità agli standard UE-GMP. E la coltivazione sarà permessa solo in locali indoor o serre non visibili al pubblico.
FRANCIA: 500MILA PAZIENTI PER IL 2035
Sebbene il sistema francese sia solo agli inizi, gli operatori del settore già ne intravedono le enormi potenzialità. Addirittura, per Benjamin Alexandre-Jeanroy di Augur Associates, la Francia potrebbe contare tra i 300mila e i 500mila pazienti per il 2035.
Anche perché a differenza di altri Paesi dell’UE, il modello francese vuole integrare la cannabis medica nell’ampio contesto farmaceutico, garantendo una maggiore stabilità e minori ostacoli burocratici.
La decisione del governo è arrivata dopo mesi di instabilità politica, facendo tirare un sospiro di sollievo ai pazienti e creando nuove opportunità economiche e di ricerca in tutta la Francia, che si prepara a diventare uno degli attori principali nel settore della cannabis in Europa.