Fonti di energia alternativa: quali le più curiose
La ricerca di fonti energetiche alternative a quelle fossili, inquinanti e dalla sempre più scarsa disponibilità, ha prodotto finora risultati apprezzabili e grazie alla tecnologia oggi siamo in grado di sfruttare l’energia eolica, solare e geotermica per sopperire a svariate necessità. Ma ci sono molti altri modi per produrre energia, alcuni veramente bizzarri, che però vale la pena conoscere e approfondire.
In fatto di stravaganze il Giappone non è secondo a nessuno, ed è proprio dallo stato nipponico che arriva l’idea di utilizzare i pannolini da adulti come combustibile per gli impianti di alimentazione di caldaie a biomassa di grandi dimensioni. E vista l’ingente quantità di pannolini utilizzati ogni anno dalla numerosa popolazione anziana giapponese, la trovata è doppiamente risolutiva.
Dalla Gran Bretagna arriva, invece, l’idea di utilizzare i batteri presenti nelle urine per creare energia. Grazie alla forte concentrazione di elementi come azoto, urea, cloruro, potassio e bilirubina, la pipì è una delle sostanze chimiche più attive, il cui utilizzo troverebbe applicazione soprattutto nelle celle a combustibile microbico.
Anche l’alcool può essere trasformato in biocarburante e quello confiscato dalla polizia svedese ai contrabbandieri è davvero tanto! L’Ab Svensk biogas, azienda situata nei pressi di Stoccolma, non fa altro che riscaldare l’alcool sequestrato e convertirlo in biogas. Un ottimo affare visto che la materia prima non troverebbe altri impieghi.
Un salto verso sud e arriviamo nei Paesi Bassi, dove ad essere sfruttata è addirittura l’energia cinetica creata dagli avventori delle discoteche. Sfruttando la capacità di una particolare pavimentazione di incamerare energia al passaggio dei piedi (WATT), più si balla più si produce energia.
Lo sapevate che una mucca produce tra i 28 e i 35 metri cubi di metano? Ebbene sì, i maleodoranti gas prodotti da questi simpatici animali vengono catturati da una sorta di zaino posizionato sul dorso della mucca che senza saperlo contribuisce a incamerare grandi quantitativi di gas serra molto più reattivi del biossido di carbonio… un vero peccato sprecarli!
Insomma, si può ricavare energia dalle fonti più inaspettate e tutto perché i combustibili fossili si esauriranno e si sa… la necessità aguzza l’ingegno!
Erika Facciolla
www.tuttogreen.it