Festa della semina di Bari 2014: appuntamento per il 17 maggio
“Non solo penso che la Marijuana andrebbe legalizzata, penso dovrebbe diventare Obbligatoria” (cit. Bill Hicks).
Sono un sognatore, ma non sono l’unico, recitava “Imagine” di John Lennon; e per fortuna nel 2010 eravamo un gruppo di amici che sognavano di vedere libera una pianta e di volerlo dire a più gente possibile in un modo che fosse vicino alla realtà e distante dai teatri politici o da marchi ideologici. Così nasce la Festa della semina di Bari che quest’anno, sabato 17 maggio, festeggia la quinta edizione.
All’interno della festa, che partirà alle 18, ci sarà un incontro con varie associazioni sul tema della proibizione, sulle narcomafie e su tutti gli usi possibili della canapa. Giocolieri, writer e artisti di strada si esibiranno durante le prime ore. Ci sarà ovviamente la musica dal reggae all’hip hop, dalla dubstep alla drum and bass, che ci si potrà godere anche gustando prodotti tipici in canapa o passeggiando tra le bancarelle di artigianato. Una vera festa dove si vuole fare informazione senza l’arroganza di essere portatori di verità assolute, comunicando attraverso l’arte.
A livello musicale negli appuntamenti precedenti si sono susseguiti come ospiti O’ Zulù dei 99 Posse, Villa Ada Posse, dj Gruff, Bonnot, Kaos con dj Craim, dj Argento e quest’anno avremo un ospite internazionale da Londra con altri dj provenienti dalla Campania e dalla Puglia. Questa festa è l’unica in Italia che si tiene al di fuori di un centro sociale, per un solo motivo: vogliamo che queste informazioni vengano accolte e recepite da un pubblico più vasto e che sia meno diffidente nel vedere un argomento così importante marchiato da quel simbolo o quell’altro. Per conoscere altri dettagli come location e ospite basta seguire l’evolversi dell’evento sui social network cercando l’hashtag #seminabari2014. Pensiamo che la canapa sia di tutti, anche di chi oggi proibisce senza sapere di cosa si sta parlando. Per il quinto anno vogliamo dire che abbiamo un sogno: “Una pianta su ogni balcone”.
Adrian Feiun