Fast Bud #2 & Blue Mammoth
Strain: Fast Bud #2 (autofiorente) e Blue Mammoth (autofiorente) Seeds Bank: Sweet Seeds e Barney’s farm.
A fine Gennaio ho iniziato questo nuovo ciclo, provando a coltivare il nuovo strain autofiorente della Barney’s Farm assieme ad una delle classiche autofiorenti della Sweets Seeds (avanzata da un precedente ciclo); tutto sotto una lampada CFL da 250W con spettro adatto anche alla fioritura, e in una growbox autocostruita con 1 m2 di base per 2 metri d’altezza.
Germinazione e semina
Per stimolare maggiormente la germinazione, ho lasciato per circa 24 ore i semi a mollo dentro due bicchierini di plastica con un po’ d’acqua, coperti con della pellicola trasparente bucherellata e lasciati al buio. Successivamente li ho seminati direttamente nei vasi definitivi da 11 litri preparati con un substrato di un terriccio prefertilizzato misto torba con pH 6.5-7 (comprato dal fiorista), optando per mantenere un fotoperiodo di 24/0 fin da subito.
Emergenza e crescita vegetativa
Con una temperatura costante i primi germogli hanno iniziato ad emergere dopo 3 giorni.
Al quinto giorno tutte e quattro le piante erano già ben aperte e pronte a dare il massimo per soddisfare in seguito la mia anima.
Nel frattempo ho continuato a bagnare la terra con lo spruzzino due volte al giorno, il pomeriggio e la sera.
Dopo la prima settimana le neonate sembravano stare abbastanza bene ed hanno iniziato a buttare la seconda coppia di foglie; alle piante che si sono allungate maggiormente ho aggiunto altra terra per compensare lo “stretch” del gambo.
Non avendo la possibilità di comprare un umidificatore, ho dovuto optare per un metodo “fai-da-te”: una bacinella d’acqua calda.
Facendo in questo modo ho aumentato la temperatura da 20 a 21-22°C, portando anche l’umidità dal 50 al 60-65%.
A partire dal dodicesimo giorno ho provato a fertilizzare con 0,4ml di Terra Grow della Plagron, diluiti inizialmente in 500ml di acqua e divisa per le quattro piante (125ml/pianta) e posizionando la lampada a 11cm dalle foglie.
Ho poi aumentato progressivamente la quantità d’acqua e le dosi di fertilizzante arrivando ad irrigare ogni pianta con 500ml d’acqua e 2ml/ litro di Terra Grow.
Sempre con il fotoperiodo impostato a 24/0, una temperatura costante di 21° e un’umidità del 50-60%, il diciassettesimo giorno le prime Blue Mammoth hanno iniziato a mostrare i prefiori.
Fioritura
Con le piante alte circa 20 cm, ho distanziato un po’ i vasi per evitare che le foglie si coprissero una con l’altra, quindi ho alzato leggermente la lampada per poter illuminare bene tutti e quattro i vasi.
Al ventiduesimo giorno tutte e tre le Blue Mammoth mostravano i prefiori, mentre la Fast Bud #2 ritardava ancora.
Ho quindi cambiato fertilizzazione, aggiungendo a ogni litro di acqua, 2ml di Terra Grow, 1ml di AlgaBloom (sempre Plagron) e 2 gocce di ormone per fioritura Bio Booster (GHE).
Al ventisettesimo giorno le piante hanno raggiunto i 30cm, ho allora deciso di procedere con delle legature per far penetrare più luce tra le cime.
Convinto di avere una temperatura un po’ bassa per la fase di fioritura, mi sono accorto che ho sempre sbagliato la misurazione, posizionando il termometro ad altezza dei vasi invece che all’altezza delle cime. Un errore da principiante che però fortunatamente, utilizzando una lampada CFL, non ha causato problemi; se avessi usato una HPS avrei probabilmente rischiato di bruciare le foglie più alte delle cime!
Ripetendo le misurazioni ho rilevato una temperatura di 23°, decisamente entro i valori ottimali.
Al trentasettesimo giorno le piante, ormai tutte in fioritura, hanno raggiunto un’altezza compresa tra i 50 e 62 cm, arrivando a duplicare l’altezza che avevano quando sono entrate in fioritura dopo la terza settimana.
Nel frattempo ho diminuito le ore di luce, passando ad un fotoperiodo di 20/4 ma riuscendo a mantenere i valori della growbox a livelli ottimali (23° ed umidità inferiore al 70%); ho continuato gli stessi cicli di fertilizzazione adottati ad inizio fioritura, alternando le irrigazioni da 250ml/pianta di sola acqua a quelle da 500ml/pianta con fertilizzante Terra Grow, AlgaBloom e Bio Booster.
La scaletta di fertilizzazione settimanale che ho seguito è stata questa:
Lunedì – 250ml per ogni pianta (1l totale).
Martedì – 250ml per ogni pianta (1l totale).
Mercoledì – 500ml acqua + 1ml AlgaBloom + 1mlTerraGrow + una goccia di ormone GHE per ogni pianta.
Giovedì – 250ml per ogni pianta (1l totale).
Venerdì – 250ml per ogni pianta (1l totale).
Sabato – 500ml acqua + 1ml AlgaBloom + 1mlTerraGrow + una goccia di ormone GHE per ogni pianta.
Domenica – 250ml per ogni pianta (1l totale).
(tutto questo quando vedevo la terra troppo secca, in caso contrario non irrigavo.)
Al quarantacinquesimo giorno, in piena fioritura, tutte le piante erano in ottima forma; la Fast Bud #2 ha acquistato un intenso profumo di agrumi, mentre le Blue Mammoth hanno sviluppato un odore intenso che inebria i polmoni.
Dopo il cinquantesimo giorno le cime mi sembravano ancora molto piccole, tanto da farmi valutare l’acquisto di una lampada HPS per sostituire la CFL. Dopo pochi giorni però ho iniziato a notare l’ingrossamento delle cime e ho deciso di proseguire tutto il ciclo con la CFL “Agro”.
Circa al sessantesimo giorno ho cambiato ancora il fotoperiodo riducendolo a 18/6. Le foglie erano ancora completamente verdi e le Blue Mammoth non accennavano nessuna pigmentazione blu tranne una sola cima vagamente violacea.
Al settantottesimo giorno le piante hanno iniziato a mostrare le prime foglie ingiallite, ho allora interrotto la fertilizzazione iniziando ad irrigare con sola acqua (sempre 500ml/pianta) fino al momento del taglio.
Il 26 Aprile, dopo quasi tre mesi dall’emergenza, ho proceduto con il flush finale, lavando ogni substrato con 22 litri di acqua. Aspettando poi che si seccasse completamente al buio per procedere finalmente con il taglio. Taglio e concia
Purtroppo l’eccessiva umidità che si è formata al buio, ha favorito la formazione di muffa che ha quasi completamente coperto una delle cime. Motivo per cui, dopo solo due giorni dal flush, ho dovuto tagliare le piante per evitare il propagarsi della muffa a tutto il raccolto.
Una volta tagliate tutte le cime, le ho appese a testa in giù in un luogo poco umido e ben ventilato.
Dopo essersi seccate per circa una settimana ho proceduto con “l’acconciatura” eliminando le foglie e separando le cime dai rami principali. Prima di mettere tutto nei barattoli, dove proseguiranno la concia, ho dovuto pulire alcune cime per eliminare gli ultimi segni di muffa ed evitare di perdere tutto il raccolto.
Anche se in seguito hanno perso ancora un po’ di peso per via dell’essiccazione, la produzione complessiva mi ha soddisfatto, raggiungendo i 125gr. totali. Tutto sommato non male per delle autofiorenti e una CFL.
Voglio ringraziare Enjoint e tutti gli amici che condividono la loro sapienza in questo settore. Senza il vostro aiuto non credo che sarei riuscito nell’impresa, ma grazie a voi sono arrivato alla fine.
Ho imparato molto e dovrò ancora migliorare per raggiungere livelli ottimali come quelli che sono presenti in questo forum.
Grazie.
BlessIsShiva
(dal forum di enjoint.com)