Farina 00: ecco perché è pericolosa per la nostra salute
La farina bianca di tipo 00 è alla base dell’alimentazione di molti e sempre più spesso si discute del fatto che possa far male alla salute. Nel 2009 è andata in onda una puntata di Report durante la quale il professor Berrino, medico ed epidemiologo di fama internazionale, l’ha definita ‘il più grande veleno della storia, anche se biologica‘.
Ma perché la farina bianca è considerata nociva per la salute e quali sono i danni che può provocare?
Innanzitutto per la raffinazione della farina vengono utilizzate sostanze chimiche e cancerogene, come succede anche per lo zucchero bianco. Tutti i prodotti raffinati hanno un elevato indice glicemico, causano l’aumento della produzione di insulina e possono portare nel tempo ad un indebolimento dell’organismo e alla comparsa di varie patologie come obesità, diabete, malattie cardiache e anche il cancro.
Berrino ha spiegato inoltre che la raffinazione del chicco di grano elimina sia germe che crusca, determinando l’impoverimento delle farine che perdono le loro proprietà benefiche. Questo può avvenire sia con la farina bianca (biologica e non) che con quelle integrali che la maggior parte delle volte vengono definite tali anche se non si tratta di ‘vere farine integrali’, ma di farina 00 con aggiunta di crusca.
L’unico modo per evitare di incappare in prodotti nocivi, come consiglia Berrino, è quello di ‘acquistare grano biologico dai nostri contadini (possibilmente il grano duro, che ha un contenuto più basso di zuccheri) e macinarselo da soli. In casa’. E’ possibile procurarsi un piccolo mulino con una spesa di 300/500 euro, un investimento che assicurerebbe un risparmio in salute e denaro per il futuro.
Altro aspetto da considerare è l’elevato contenuto di glutine degli alimenti a base di farina che alterano l’equilibrio della flora batterica intestinale e provocano la comparse di allergie. L’alternativa per ovviare a questo problema è quella di consumare farine che non contengono glutine come ad esempio quella di miglio, di grano saraceno, di mais, di riso o di quinoa oppure farine di verdure e frutta come quella di platano, di zucca, di pomodoro, di mela o di ciliegie.