Fare rap: tecniche, consigli e segreti del mestiere (in un libro di uno che ne sa)
Che cos’è il rap? E l’hip-hop? Ma soprattutto come si fa a fare il RAP? Rabbia, gioia, coraggio, delusione, ribellione, speranza: i ragazzi provano mille emozioni forti, hanno mille cose da dire, ma spesso non sanno come tirarle fuori. Il rap può essere il modo giusto per farlo. Il Rap come modalità e strumento di espressione “poetica” contemporanea di valore e passione per i ragazzi di oggi è di grande attualità ed è un mezzo potente ed efficace per esprimere se stessi con immediatezza, attenzione alla parola e intelligenza viva.
Da anni Kento, rapper e attivista, insegna in vari carceri minorili, scuole e comunità di recupero, sfidando i ragazzi a mettersi alla prova con l’hip hop. In “Te lo dico in Rap“, Kento accompagnato dalle illustrazioni di AlbHey Longo, mette su carta quello che in questi anni è andato raccontando nei laboratori di scrittura e musica per i ragazzi a rischio che ha tenuto in giro per l’Italia. Il rapper così insegna loro tecniche e trucchi del mestiere, dal come avere la prima idea, a come metterla in rima, dal come usare una base musicale a come dire proprio quello che si vuole.
L’argomento è l’utilizzo del rap non soltanto per parlare di noi stessi o di cose divertenti, ma come strumento di libertà di espressione e di fratellanza. «Scrivere rap e scrivere in generale – dice Kento – è uno strumento molto utile per tutti, perché aiuta a concentrarsi, a focalizzare i pensieri e a esprimersi in modo più efficace: le emozioni sono importanti, la musica le veicola in un modo meraviglioso ed è giusto viverle, mantenendo sempre un pensiero critico e una mente indipendente, perché i rapper sicuramente non sono tutti degli scemi ma, altrettanto sicura- mente, non sono tutti dei maestri di vita».
Un po’ come cantano i Colle Der Fomento in “Penso diverso”, una canzone dura e allo stesso tempo molto attuale nel suo significato che è quello di non accettare le verità e gli atteggiamenti che ci vengono imposti e di usare la libertà di espressione e il microfono contro ogni forma di sopraffazione.