Fall to pieces – Tricky
Tricky è una delle colonne, insieme a Massive Attack e Portishead, di quello che negli anni ’90 veniva definito Bristol Sound. La sua vita è sempre stata difficile, “infernale” come racconta nella sua autobiografia pubblicata un anno fa in Inghilterra ma ancora inedita in Italia.
A partire dal suicidio della madre quando aveva solo 4 anni, al recente suicidio della figlia ventiquattrenne, Mazy. Se della prima aveva parlato nel disco d’esordio “Maxinquaye”, mettendo a nudo il suo dolore e il suo trascorso di oscurità e fatica, oggi con “Fall To Pieces” affronta la tragedia della ragazza avvenuta lo scorso anno quando stava per iniziare a lavorare sul nuovo album, il quattordicesimo della sua carriera. Il risultato è un disco inevitabilmente molto personale in cui, dopo una serie di eventi drammatici, il cantante prova a reagire in musica. “Fall to pieces”, in italiano “Cadere a pezzi”, è un album eclettico e breve, incompleto e bello. Di gran lunga migliore e anche più pop dei suoi ultimi lavori che come sempre viaggiano tra trip-hop, blues spettrale e qualche accenno di neo-soul.