Fabri Fibra – Il rap nel mio paese (txt)
Fabri Fibra più Mistico di Shiva
futuristico Akira attira
ma l’artista è come il cazzo sotto coca prima o poi si ritira
A caso lampade flos la strumentale di Ros
in copertina la scritta Squallor disegnata da Fos
Come va raga tutto apposto stai composto il rap è esploso
faccio testi ma l’after party al pronto soccorso
questa musica è sempre diversa eppure in pista la gente saltella
ta-ta-ta-pa-pa-pa a tutti la stessa metrica sembra la tarantella
io ti rimando a scuola con il microfono nella cartella
togli la base non c’è problema posso andare anche a cappella
non ci si crede chi mi scolta si rivede
odio i rapper banali chi li produce e chi li segue
10 in comunicazione non uso mai l’inglese
ora faccio un’eccezione FUCK FEDEZ
Il rap nel mio paese
non essere scortese
30 instore al mese
vende il disco chi è in tele
sotto stress l’ho capito a mie spese
nessuno esiste se le telecamere non sono accese
Il rap nel mio paese
un po’ qua un po’ la
un po’ rock un po’ dance un po’ facce ballà
un po’ club un po’ fashion le modelle tra i flash
l’accento da milanese il rap nel mio paese
Passa una figa passa una figa fischio!
passa la pula passa la pula zitto!
in America fumano Ganja quelli della Walt Disney
qui da noi vieni giudicato se lo dici nei dischi
questi giornalisti presi male
se non parli di politica
non ho mai saputo per chi votare
perdonatemi ma che fatica
quell’epoca è finita andata
butto la vita in una data
sogno di prendervi tutti sotto
sopra una macchina rubata
passa la palla facciamo 2 tiri
passaggi in radio sempre quelle
facciamo 2 giri
In rete solo piccole realtà
che in pratica nemmeno esistono nella realtà
a cosa cazzo aspiri?
a te basta che respiri
A me basta che ti spari!
il motore su di giri un frontale con Max Pezzali
sono andato in tele e tutti dicevano Belle Rime
resta qui a condurre in qualche talent
Si Bella fine!
Il rap nel mio paese
non essere scortese
30 instore al mese
vende il disco chi è in tele
sotto stress l’ho capito a mie spese
nessuno esiste se le telecamere non sono accese
Il rap nel mio paese
un po’ qua un po’ la
un po’ rock un po’ dance un po’ facce ballà
un po’ club un po’ fashion le modelle tra i flash
l’accento da milanese il rap nel mio paese
Sono nato il 1976
meglio avere un figlio tossico che un figlio gay
conosco gente che lo pensa e che non pensa agli altri
ma con 20 grammi vai in galera mica a un gay party
scrivo questo pezzo per farvi un po’ incazzare
l’argomento scotta come merce da piazzare
domande che mi faranno da quel prossimo anno zanzare
tu parli di illuminati perché ti vuoi abbronzare
Ho fatto il dissing con Vacca tutti dicevano è troppo
ci siamo messi in gioco il contrario del mondo del pop
ora sto meglio e scommetto anche lui il rap è un viaggio
e tu ci invidi perché sai che ti manca il coraggio
Il resto è tutto studiato a tavolino da chi c’ha i soldi
brutto sfigato me lo sentivo dire anche nei sogni
butto il fiato in quello che scrivo su questi fogli
punto a capo tu benvenuto in un mondo di folli
Il rap nel mio paese
non essere scortese
30 instore al mese
vende il disco chi è in tele
sotto stress l’ho capito a mie spese
nessuno esiste se le telecamere non sono accese
Il rap nel mio paese
un po’ qua un po’ la
un po’ rock un po’ dance un po’ facce ballà
un po’ club un po’ fashion le modelle tra i flash
l’accento da milanese il rap nel mio paese