Fabri Fibra Feat. Gué Pequeno – E tu ci convivi (txt)
Benvenuto a Milano, la città del crimine, rapine, affari sporchi, droga, puttane, papponi, ladri, sbirri…
Occhi osservano, ovunque tu vada ti guardano, ti seguono…
Politica malata, telecamere, la malavita…
Rit. E tu ci convivi, esempi cattivi
E tu ci convivi, e tu ci convivi
E tu ci convivi, personaggi, finti divi
E tu ci convivi, e tu ci convivi
E tu ci convivi, il futuro negli archivi
E tu ci convivi, e tu ci convivi
E tu ci convivi, istinti aggressivi
E tu ci convivi, e tu ci convivi
Soldi sporchi dentro il Mercedes
Sorpasso in curva, l’autista non cede
Salite, discese, la pioggia scende
Le vite sospese qui sono leggende e tu ci convivi
La famiglia è chiusa, il ragazzo non comunica
Lo beccano che fuma, “La vendi? La coltivi?”
Ora è dentro per una legge stupida e tu ci convivi, e tu ci convivi
La ragazza della tua vita che ti guarda, attimo fuggente
Vorrei dirle cosa? Vorrei dirle cosa, poi arriva, niente
Testi in codice Morse, bi-bi-bi-bi-bi-bi
Ti resta il rimorso e tu ci convivi, e tu ci convivi
Rit.
Cavalli inseguono il re sulla scacchiera
Cavalli, lei vestita da sera che ancora ci spera
Con la musica fai come ti pare, smonta, scrivi
Metti davanti chico e scratcha, chico-tu ci convivi, chico-tu ci convivi
Ci, ci, ci, cighi-cighi-cighi, nemici, ho le cicatrici, scusa, come dici?
Microfoni, cimici, il sistema ti schiaccia, schiatta, contraccettivi
Ferma la traccia, eccolo il vuoto e tu ci convivi
Rit.
Gué Pequeno
Sono cresciuto guardando cartoni giapponesi ultraviolenti alla tv
Da grande i miei idoli non erano più i buoni ma solo i supercattivi
Qua ho respirato solo gas nocivi
Preso la strada sbagliata davanti ai bivi
Assunto tanti additivi
E mo ‘sto Paese e ‘sto Stato mi hanno relegato tra gli antidivi
Gli italiani più morti che vivi, sembrano tutti sotto sedativi
Un pappa ai tempi di crisi, devo mantenere i bilanci attivi
Devo mantenere quattro bitches con visti esclusivi, che cazzo ti ridi?
Milano europea, l’Europa è lontana, Odissea
La guardia mi guarda, la faccia spaccata a Niguarda
E un milione in buste di plastica, semiautomatica, infarta
La mia faccia sfatta, la grande disfatta in Italia