Più treni in Europa possono risparmiare 3,5 milioni di tonnellate di gas serra
Greenpeace propone di abolire tutte le tratte aree brevi in Europa e sostituirle con treni

Se in Europa venissero cancellate le tratte aree brevi che hanno una ragionevole alternativa nei treni, le emissioni di anidride carbonica nel continente diminuirebbero considerevolmente: è il presupposto di uno studio realizzato dall’Osservatorio Balcani e Caucaso e Greenpeace, che ha dimostrato come l’alternativa treni sia concretamente più pratica per collegare città vicine tra loro in Europa: la stima è che il 34 per cento delle principali tratte aeree brevi, 150 in tutto, ha come alternativa un viaggio in treno che dura meno di sei ore.
TONNELLATE DI CO2
Per quanto riguarda le tratte che impiegano più di sei ore, il 25 per cento è coperto da una ferrovia notturna diretta, o che impiega meno di 12 ore. Al di fuori dell’Unione Europea, sul territorio continentale, ci sono 250 rotte aeree a corto raggio con una valida alternativa nei treni.
Se i cittadini usassero i treni al posto degli aerei per tutte queste tratte, i voli avrebbero 54 milioni di viaggiatori in meno ogni anno, ossia 3,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica risparmiati. Ovvero, è come se si risparmiasse il consumo energetico di dodici mesi di 2,3 milioni di famiglie.
“Abbiamo raccolto i dati sulle durate dei collegamenti ferroviari attuali e di quelli che esistevano nel 2019, prima dello scoppio della pandemia”, si legge nel report. “Abbiamo inoltre raccolto dati sugli itinerari, il numero di cambi e le distanze percorse dai treni in questione. Dallo studio abbiamo escluso le tratte aeree al di sopra dei 1.500 km di lunghezza e le tratte che puntano a isole non raggiungibili via treno, come l’Irlanda o le Canarie. Alcune di queste sono molto frequentate”.
QUESTIONE DI SNODI
Sarebbe comunque necessario, secondo lo studio, intervenire sugli snodi ferroviari più critici in Europa. Tuttavia, spesso non si considera che ci sono collegamenti diretti tra città che permettono di arrivare in giornata, come ad esempio tra Roma e Bruxelles, da Amsterdam a Madrid o da Parigi a Varsavia.
In altri casi, come ad esempio la tratta Milano Vienna che richiede quattro cambi, muoversi risulta complicato. Tra Vienna e Bucarest c’è un treno diretto, ma impiega 19 ore per arrivare a destinazione. Anche tra Amsterdam e Copenhagen, relativamente vicine, occorre effettuare troppo cambi.
ABOLIRE LE TRATTE BREVI
Lo studio dimostra che i collegamenti internazionali in treno sono rimasti piuttosto indietro in Europa, ma la tendenza è destinata a invertirsi in futuro. Il consumo di gas serra per viaggiare in aereo diventerà sempre più proibitivo e presumibilmente scoraggiato, ma questo dovrà avvenire con un potenziamento considerevole dei treni e delle infrastrutture ferroviarie.
Importanti opere del futuro, come il tunnel di Base del Brennero, miglioreranno i collegamenti. E in Francia, Austria e Belgio si discute della cancellazione dei voli brevi all’interno del territorio, per scoraggiare l’uso dei voli quando esistono alternative via terra. Greenpeace chiede espressamente all’Unione Europea di abolire tutte le tratte aree che possano essere sostituite da treni che impiegano meno di sei ore a raggiungere la stessa meta.