EU: il maggior impianto di cannabis terapeutica
Il maggior impianto di cannabis terapeutica d'Europa, sarà anche il primo a sorgere in Grecia
È stato inaugurato in Grecia il più grande impianto di cannabis terapeutica europeo e sarà in grado di esportare i suoi prodotti in tutto il continente.
Tikun Olam, che in ebraico significa “Ripara il mondo”- già la prima organizzazione al mondo autorizzata a produrre cannabis terapeutica – ha infatti deciso di investire anche in Europa, in cui ha fondato Tikun Europe, ad oggi, il maggior impianto esistente nel Vecchio Continente.
Secondo il Greek Reporter, l’investimento è stato accolto con favore dal ministro greco per lo sviluppo e gli investimenti, Adonis Georgiadis, che ha definito l’inaugurazione avvenuta lo scorso gennaio, una giornata storica.
LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO GRECO
Il ministro Adonis Georgiadis, ha definito l’inaugurazione dello scorso gennaio: “Una giornata storica”, dopo aver dichiarato che i pazienti greci trarranno grande beneficio da questi prodotti, nonostante la cannabis “abbia una storia difficile a causa della sua natura di narcotico”.
Georgiadis ha aggiunto che si tratta di un prodotto che saranno in grado di esportare in tutta Europa: la fabbrica sarà infatti in grado di effettuare enormi esportazioni in tutti i principali paesi europei.
“L’obiettivo è che la Grecia diventi il primo paese europeo nella produzione di cannabis terapeutica. Il territorio greco è adatto a questa particolare pianta e pensiamo che avremo un vantaggio naturale”, ha dichiarato Georgiadis a Greek Reporter.
EU: UNA NUOVA ERA PER LA CANNABIS TERAPEUTICA?
Nikos Beis, CEO di Tikun Europe, ha affermato che la fabbrica è la più grande struttura farmaceutica del settore in Europa:
“Sta iniziando una nuova era per il nostro Paese con il funzionamento della nostra struttura Tikun Europe, che apre la strada alla Grecia per diventare uno dei principali attori nel campo della produzione ed esportazione di prodotti a base di cannabis terapeutica”.
TIKUN EUROPE: UNA PRODUZIONE DA RECORD
Secondo Tikun Europe, l’impianto potrà produrre prodotti finiti di cannabis in varie forme farmaceutiche.
L’azienda mira all’immediato avvio della coltivazione nella serra ad impianto verticale con una superficie di 21.000 m2 e una capacità produttiva annua di 10 tonnellate di infiorescenze secche.
Le piante destinate alla produzione iniziale saranno utilizzate per la riproduzione secondo rigorosi protocolli che assicureranno la conservazione delle caratteristiche uniche delle piante madri alle generazioni future.
Si prevede che la struttura raggiungerà gradualmente la piena capacità produttiva nel prossimo futuro, per fornire un’ampia varietà di prodotti finiti a base di cannabis terapeutica.
LA SITUAZIONE IN GRECIA E GLI INVESTIMENTI PREVISTI
Dal giugno 2018, ovvero da quando è entrato in vigore il quadro legislativo per la coltivazione e la produzione di prodotti finiti a base di cannabis terapeutica, il Segretariato Generale del Ministero dello Sviluppo e degli Investimenti ha concesso la licenza a 134 di impianti a livello nazionale.
La Grecia prevede enormi investimenti nella produzione di cannabis terapeutica che il governo spera aggiunga fino a 1,5 miliardi di euro (1,67 miliardi di dollari) all’anno alle entrate statali, come ha dichiarato Georgiadis al network greco.
ANCHE I TURISTI POTRANNO BENEFICIARNE
Per quanti si stessero chiedendo se anche chi andrà in vacanza in Grecia potrà beneficiare della cannabis locale, il ministro greco ha rivelato che anche gli stranieri potranno utilizzare la cannabis terapeutica prodotta in Grecia acquistandola direttamente in farmacia, a patto che abbiano la prescrizione del proprio medico.
Il turismo, si sa, è sempre stato un elemento chiave dell’economia greca e quella italiana rientra tra le prime 6 nazionalità interessate a fruire delle tante bellezze che la terra ellenica è in grado di offrire.
Da oggi quindi gli italiani avranno una ragione in più per godersi una vacanza nella splendida Grecia, sperando però che non debbano essere vacanze obbligate da una situazione precaria nel nostro Paese, dovuta alla costante carenza di prodotti farmaceutici a base di cannabis terapeutica!
E IN ITALIA COSA SUCCEDE?
Nel nostro Paese è in corso la procedura per la manifestazione di interesse di aziende private che vogliono produrre cannabis medica, che sarà poi conferita allo Stabilimento chimico farmaceutico militare (SCFM) di Firenze.
A marzo il Ministero della Salute ha comunicato le 6 aziende che accederanno alla fase 2. Ma l’ultima novità riguarda l’interruzione temporanea della produzione di cannabis medica, proprio presso l’SCFM, attualmente l’unico autorizzato a produrre cannabis medica in Italia.
L’allarme arriva direttamente dai lavoratori dello Stabilimento di Firenze che, tramite il portavoce delle Rsu, Umberto Fragassi, hanno riferito al Quotidiano Sanità dello “stato di degrado in cui versa buona parte delle strutture, della carenza cronica di personale a vari livelli ma, soprattutto, della mancanza di diverse figure chiave, come segnalato anche dall’autorità regolatoria (Aifa), necessarie per gestire un’officina farmaceutica secondo le norme di buona fabbricazione dei medicinali”.
Dalle notizie che circolano lo stop alla produzione dovrebbe essere temporaneo e dovrebbe durare fino a giugno.