Ensi @ LattePiù (report)
C’è un motivo se nel palmarès di Jari Vella in arte Ensi troviamo un primo posto al Tecniche Perfette nel 2003, un altro al 2The Beat nel 2005 ed infine l’ultima incoronazione conquistata ad MTV Spit nel 2012, ma facciamo un passo indietro: è sabato 30 Marzo, ed io sono al LattePiù di Brescia per scrivere questo report della serata visto che c’è lo showcase del rapper dei Onemic. La serata comincia con l’opening act del gruppo Fratelli Quintale, un trio che quando sale sul palco porta un sacco di grinta, energia ed “ignoranza” tanto che per un attimo mi sembra di essere ad un incontro della WWE. Terminato il live del gruppo locale, il pubblico bresciano ormai è pronto per accogliere Ensi e le sue strofe tratte dal suo ultimo disco ufficiale “Era Tutto Un Sogno”, accompagnato dal fedele Dj 2P. Il primo brano che apre il suo live show come prevedibile è “Fresco fresco pronto per morire”, poi seguono “Abracadabra”, “Oro e argento”, “Numero uno”, “Ragazzo della Piazza”, “Orgoglio e vergogna”, “Tutti contenti”, “Terrone” e le potentissime “Gran finale” e “King’s Supreme”. Tutto molto coinvolgente, ma è quando Ensi decide di mettersi a fare freestyle, la sua specialità, sfidando prima il pubblico e poi il suo disc jockey che la serata diventa davvero divertente. La formula della prima battle è questa: tutte le persone presenti devono estrarre degli oggetti, e più sono strani o inconsueti più la sfida si fa interessante e l’emcee torinese non si fa intimidire. In una decina di minuti di improvisazione, Ensi riesce a “sconfiggere” un mazzo di chiavi, il Bacardi Breezer, una macchine fotografica, un Iphone, un cappellino New Era con rime intelligenti e mai scontate. Nella seconda competizione Dj 2P mette alla prova la sua versatilià, cacciando beats reggaeton, dance anni 90 e pop ed Ensi non si fa mai trovare impreparato, sputando punchlines a raffica tanto che quelli che hanno assistito a questa tappa del “Era Tutto Un Sogno Live Tour” quando lo racconteranno potranno dire: era tutto vero.
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a cura di Francesco Theak