Energia, guerra e speculazioni
Bollette alle stelle. Migliaia di aziende costrette a chiudere. Imprenditori con l’acqua alla gola. Famiglie sul lastrico. Una vera e propria mattanza sociale ed economica. E il peggio deve ancora arrivare. Lo vedremo tra autunno e inverno. Colpa della guerra. Questo ci dicono, no?
Ok allora qualcuno mi deve spiegare com’è possibile che contemporaneamente a tutto questo, l’ENI faccia 7,3 miliardi di utile nel primo semestre 2022. Lo ripeto: 7 MILIARDI DI EURO DI UTILE (non di fatturato). Parliamo di una multinazionale che opera nei settori del petrolio, del gas e dell’energia elettrica. Ma non sono le stesse risorse il cui prezzo è aumentato vertiginosamente a causa (ci dicono) della guerra? E come diavolo fanno a guadagnare il 700% in più rispetto all’anno scorso quando la guerra non c’era? SETTECENTO PER CENTO in più rispetto al 2021.
Ma quale guerra signori?!
Questa è pura e semplice SPECULAZIONE senza limiti. Anzi, dirò di più: qui siamo di fronte a una vera e propria TRUFFA LEGALIZZATA ad opera di determinate società con la complicità del governo italiano (non a caso il 30% di ENI è dello stato), a scapito dei cittadini e delle piccole-medie imprese.
Qualcuno mi denunci per questa affermazione così portiamo tutto in tribunale. In caso contrario, è chiaro che quanto ho scritto corrisponde alla verità.
E lo conferma proprio un ex dirigente dell’ENI, Salvatore Carollo, che di recente, durante un’intervista, ha dichiarato: «Non esiste alcuna crisi del gas. Il prezzo viene gonfiato artificialmente sul mercato di Amsterdam da dove noi importiamo il gas ad un prezzo enormemente più alto di quello venduto dalla Russia. Se noi volessimo, potremmo comprare il gas in altri mercati al prezzo di prima. E lo si può fare domani mattina. L’inflazione del gas è una truffa e i nomi di coloro che la stanno portando avanti sono Ursula von Der Leyen, Mario Draghi, Roberto Cingolani e tutti i partiti che hanno sostenuto l’ultimo governo».
p.s. Personalmente non vedo altre soluzioni allo SCIOPERO FISCALE.
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