El-P + Killer Mike – Run The Jewels (recensione)
Quando annunciò la “chiusura” della Def Jux nel 2010, Jaime Meline ha lasciato tanti fan nello sconforto e nel dubbio (sottoscritto incluso). Abbandonata temporaneamente (?) la collaborazione con gli artisti del suo roster, cominciarono ad uscir fuori brani con gente impensabile.. Danny Brown, T.I. e addirittura Jim Jones. Tuttavia, oltre a mantenere lo stile aggressivo al microfono, le influenze “south” han fatto decisamente bene alle produzioni di El-P. Un chiaro esempio della sua evoluzione lo abbiamo assaporato in “Cancer 4 Cure” e soprattutto nel progetto con Killer Mike, “R.A.P. Music”.
Mike non è mai stato un mc sulla cresta dell’onda, ed è conosciuto ai più solo per le devastanti strofe in vari dischi degli Outkast. Eppure la combo fra questi due artisti è riuscita a toccare vette altissime, scaraventando “R.A.P. Music” nelle migliori uscite del 2012. Il legame fra Mike e Jaime continua dopo l’uscita del disco, producendo questo EP, “Run The Jewels”, distribuito gratuitamente in rete.
Dieci tracce, per una durata complessiva di 33 minuti, bastano a posizionare quest’album molto in alto rispetto alle uscite recenti. Sfido chiunque a trovare un beat di basso livello o una traccia skippabile. Con l’apertura del disco affidata ai poderosi bassi della title-track “Run the Jewels” comincia subito a sventrare il subwoofer. Segue immediatamente il singolo “Banana Clipper”, una vera e propria bomba di soli due minuti e cinquantadue secondi. “I move with the elegance o fan African elephant”, impossibile restare indifferenti davanti alla bravura di Mike, che in questo brano scambia diverse volte il microfono con El-Producto, prima del sorpresone finale: Big Boi degli Outkast con un’ottima strofa. In pochi minuti passano via tracce splendide come “DDFH”, “Job Well Done”, “Twin Hype Back” e “Get It” (già uscita qualche tempo fa).
Dopo soli nove pezzi terrificanti, arriva il momento più alto del disco, che purtroppo coincide con la sua fine: “A Christmas Fucking Miracle”. El-P apre il brano con qualche ricordo personale, aumentando velocità e potenza di pari passo con il beat, prima di lasciare il palcoscenico a Killer Mike:
Named Mike I was told it was godlike, even danced with the devil, came out alright
OK, honor y’all? No way
Still spell America with the triple K
Word up to Spice 1 and O’Shea
And any MC peepin what I go through
Real rap, my last line’s so true
Rest in peace to Pimp C and Camu too
We do it for you
Tutto amplificato da una strumentale stupenda, che sembra venir fuori da “Hell’s Winter”, disco di Cage prodotto da Jaime nel 2005. Insomma, le influenze di Atlanta hanno portato qualcosa in più al beatmaker newyorkese, senza intaccarne la straordinaria creatività. Consideriamo poi che parliamo di un EP gratuito, che speriamo sia solo l’anticipazione di qualcosa ancora più potente.
——————————————————
Dario De Lisa