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L’efficienza di Ortoled – Quantum Board full cycle 60W 2.7

Un pannello LED di piccole dimensioni e wattaggio ma estremamente efficace

L’efficienza di Ortoled – Quantum Board full cycle 60W 2.7Ho iniziato questa coltivazione con il solo intento di verificare l’effettiva capacità di un pannello LED di piccolissime dimensioni e relativo wattaggio (60W full spectrum) che sul mercato si trova ad un prezzo di circa 100 euro.

Per il test ho settato la growroom in questo modo:

Box: 60x60x160 cm
Illuminazione: Ortoled 60W full cycle
Aspiratore: in vk100 – fan out vk100
Genetica: Gorilla Cookies Auto di 420FastBuds
Vasi: tessuto Gronest 8 lt (reale contenuto 12 lt)
Terriccio: All Mix di Biobizz
Fertilizzanti: Power Zyme Hesi + Hesi Root Complex – Bio Flores e Bioboost di Biocanna

Non ho usato fertilizzanti nelle prime 4 settimane di vita contando sulla ricchezza del terriccio All Mix di Biobizz, ed avevo ragione.

Premetto che ho VOLONTARIAMENTE portato avanti tutto con poca attenzione come un qualunque principiante farebbe, ma certamente NON ho mai esagerato con l’acqua e nemmeno lasciato a secco le piante per giorni.

L’efficienza di Ortoled – Quantum Board full cycle 60W 2.7Ho iniziato germinando 4 semi ma poi alla fine delle prime 3 settimane di vita ho deciso di eliminare 2 piante: una perché si mostrava “strana”, aveva le foglie freak ed un allungamento anomalo, e l’altra perché era alta la metà delle altre. Ho deciso, visto che ne erano rimaste due, di non toccare le piante (non eliminare o selezionare rami, toppare, niente di niente) e vedere fino a che punto la piccola lampada riusciva a illuminare le infiorescenze che stavano pian piano facendo la loro comparsa e fino a che profondità nelle piante riusciva ad avere efficacia.

Ho mantenuto sempre il pannello LED a circa 25 cm di distanza dalle cime delle piante.

Per il primo mese di vita ho dato enzimi e radicante secondo le tabelle delle rispettive case produttrici ed ogni 2 irrigazioni, con l’utilizzo di prodotti, faccio sempre un’irrigazione di sola acqua. Irrigavo 3 volte la settimana arrivando nelle ultime irrigazioni del primo mese a 2 lt di soluzione per pianta.

Dal momento della comparsa dei primi fiori (alla fine del mese di vita) ho iniziato a fertilizzare le piante.
Ho fertilizzato con regolarità ed ogni 2 irrigazioni con i prodotti (bio flores e bioboost) ne alternavo una di sola acqua e enzimi, nello specifico Power Zyme di Hesi.
La quantità di liquidi somministrati nel secondo mese di vita è salita fino a 2,5 lt a pianta a giorni alterni. Siamo intorno alla nona settimana di vita di 10 totali, a 18 ore di luce.

Alla fine della nona settimana ho effettuato una defoliazione importante in modo da favorire gli ultimi 7/10 giorni il passaggio della luce fino in basso. Durante gli ultimi giorni ho ridotto anche la quantità di liquidi da somministrare in vista del raccolto.

Sono davvero sorpreso del risultato, la growroom era bella piena nonostante sia sovradimensionata rispetto alla potenza della lampada impegnata. Ricordo solo che fino a poco tempo fa in spazi simili si accendevano lampade HPS da 250 W e non LED da 60 W.
Logicamente in 60×60 cm si può benissimo mettere un LED da 150 W ed avere risultati di gran lunga superiori, ma questo non è ciò che mi interessava dimostrare. Il progetto era partito con l’idea di raccogliere il massimo con la minima spesa.
Non serve certo esperienza da PRO per coltivare 2 piante come ho fatto io e restare a bocca aperta.
Da questo ciclo ho raccolto 90 gr. di cime secche ma con un po’ di impegno si può sicuramente aumentare ancora.

a cura di Stinksecco



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