E’ ufficiale: in Puglia si potrà produrre cannabis terapeutica
È il felice epilogo di una battaglia che inizia da lontano e che pone al centro il diritto dei pazienti di avere accesso ai farmaci derivati dalla cannabis. Il Consiglio regionale pugliese ha infatti approvato all’unanimità la legge che permette l’avvio di progetti pilota, in collaborazione con lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze o con altri soggetti autorizzati, la produzione dei medicinali a base di cannabis.
L’obiettivo della legge proposta dal consigliere regionale Sergio Blasi è che la cannabis possa essere prodotta e venduta per fini terapeutici con un significativo risparmio sul prezzo del medicinale sia per il sistema sanitario, sia soprattutto per i pazienti costretti ancor oggi a pagare, nei casi in cui il farmaco non viene rimborsato, oltre 30 euro per un grammo di infiorescenze che oggi vengono importate dall’Olanda. La Regione potrà inoltre attivare partnership di ricerca e valutazione con le università della Puglia, associazioni e altri soggetti portatori di interesse o di competenze specifiche. Per ridurre le spese relative all’acquisto e alla preparazione di medicinali cannabinoidi, la Giunta Regionale verificherà, entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge, la possibilità di centralizzare acquisti, stoccaggio e distribuzione alle farmacie ospedaliere abilitate, avvalendosi di strutture regionali. La norma consente inoltre di attivare un percorso virtuoso coerente con le politiche della Regione Puglia, tra le prime in Italia a sperimentare la somministrazione controllata di medicinali.
In tutto questo l’azienda farmaceutica pugliese Farmalabor è stata autorizzata dall’Ufficio centrale per gli stupefacenti del ministero della Salute al commercio all’ingrosso di preparazioni vegetali a base di cannabis, diventando, così, la seconda azienda di distribuzione farmaceutica in Italia a vantare questa autorizzazione. La prima è stata la Acef S.p.A. che dal 2013 distribuisce e commercializza farmaci derivati dalla cannabis nelle farmacie di tutta Italia, affiancando anche un’attività di formazione per i professionisti della salute. Riguardo alla Farmalabor, come sottolinea il comunicato dell’azienda, l’autorizzazione ministeriale riguarda la commercializzazione e distribuzione e quindi non la produzione del farmaco, che per il momento continuerà con tutta probabilità ad essere importato dall’Olanda.
Diverso invece il caso del progetto pilota dell’associazione LapianTiamo, fondata da due malati di sclerosi multipla e protagonisti in Puglia della battaglia a favore della cannabis terapeutica, approvato a livello regionale. Secondo l’associazione con la produzione locale si potrà arrivare ad un prezzo stimato di 1,55 euro al grammo. «Stiamo continuando a ricevere iscrizioni di soci usufruitori che chiedono di ricevere il farmaco – ci ha raccontato Andrea Trisciuoglio di LapianTiamo che abbiamo raggiunto telefonicamente – e aspettiamo una stima definitiva per partire con il progetto, ma al più tardi al 15 di settembre saremo pronti per iniziare. È un grande risultato ma mi reputerò vittorioso solo quando vedrò spuntare i primi germogli. Per i malati pugliesi non ci saranno problemi e abbiamo chiesto le autorizzazioni ministeriali per poter distribuire il farmaco anche al di fuori della Regione, ma non abbiamo ricevuto risposta. Il nostro sogno è quello di poter raggiungere il più alto numero di malati in tutto il Paese anche grazie a partnership o dispensari di cannabis terapeutica sul modello americano».