Due tatuatori americani coprono l’odio con l’amore
Jeremiah Swift e Ryun King sono due tatuatori del Kentucky che, dopo le mobilitazioni del Black Lives Matter per protestare contro le violenze della polizia che hanno portato alla morte George Floyd, hanno deciso di coprire gratuitamente i tatuaggi inneggianti all’odio con altri molto più gentili di cui non ci si debba vergognare.
«Molte persone – commenta King – vengono per togliere tatuaggi fatti quando erano giovani e non avevano la consapevolezza di cosa stavano facendo. Noi offriamo la chance del cambiamento».
Le richieste sono centinaia e arrivano da tutti gli Usa, la prima è stata una donna di 36 anni che si era tatuata sulla caviglia a 18 anni una bandiera confederata degli Stati del Sud diventata simbolo dell’America suprematista bianca.
«A quell’epoca – ha raccontato la donna – nella mia scuola non c’erano neri, la nostra comunità non aveva famiglie nere, ognuno in classe aveva quella bandiera, era il simbolo della ribellione e così decisi di farmela disegnare sulla pelle. È stata una cosa orribile».
Poi gli anni passano e le idee cambiano e il tatuaggio resta a ricordare un momento di imbecillità o di non consapevolezza. In particolare Jennifer Tucker, questo il nome della donna ora madre di due figli, è diventata attivista civile, pacifista, ha combattuto il razzismo, è scesa in piazza con i Black Lives Matter. E quella bandiera proprio non aveva più niente a che fare con lei, la teneva nascosta sotto pantaloni lunghi ma lei sapeva che c’era.
«Avevo bisogno di togliere quel simbolo d’odio dal mio corpo – racconta – ogni volta conoscevo qualcuno e mi vergognavo». Ora la bandiera non c’è più, al suo posto il Cetriolo Rick, personaggio dei cartoni Rick and Morty. «È stato grandioso – confessa – è la vita che cambia, sapevo che avrei dovuto farlo, non sarà molto, ma voglio trasmettere amore, non odio».
«È venuto da noi un tipo – spiega King – che aveva una svastica gigante sul petto di cui si vergognava al punto che non si era mai tolto la maglietta davanti ai figli. Mi piace incontrare persone che vogliono cambiare, questa cosa ci trasmette emozione».
E la svastica diventa un mazzo di peonie o un arabesco bellissimo.
Fate l’amore, non fate la guerra.
Fonte: People for planet