Drop senza barriere: il nuovo suono della Medschool
Nei primi anni duemila, ad un certo punto della storia del movimento jungle/d’n’b, la fiammella iniziò ad indebolirsi; giusto il tempo di capire che da una parte si stava formando l’oramai old school e dall’altra, quella che più semplicemente potremmo chiamare new school, in tutte le sue sfaccettature.
Succede però che, a cavallo fra i suoni old school e new school, ne rimbalzino altri di natura totalmente differente, dettati dai tempi e dalle influenze del suono elettronico. Nel 2006, l’Hospital Records, etichetta fondamentale del mercato d’n’b, annuncia l’arrivo di una sua sorellina; la Medschool appunto. Una sorellina dal gusto particolare, più votata alla sperimentazione dei suoni che non totalmente al concetto di dancefloor; un occhio puntato sempre ai drop della d’n’b ma senza limite di bpm o stile. Uscirono come etichetta per la prima volta con la release di S.P.Y: Black Flag/Double Dragon. Il 18 settembre del 2006, la Medschool posò la prima pietra per fare un passo avanti nell’evoluzione ancora una volta per la drum’n’bass; suoni che fra di loro non avranno mai un confine ben delineato: l’idm (intelligent dance music) che convive con la techno e la dubstep, tenendo conto delle sfumature jungle e breakbeat del passato. Suoni che si dividono fra le varie personalità di spicco dell’etichetta, ossia Unquote, Lung e Joe Sintax.
Lo spartiacque è rappresentato però dal primo e vero proprio album uscito sotto il nome di Medschool nel 2009: Bop – Clear your mind. Pulire la propria mente come se fosse un hard-disk intasato da formattare; incanalare nuovi flussi sonori e farli confluire in un unico canale che unisce e divide allo stesso tempo. Le atmosfere si dilatano, i bpm si abbassano drasticamente e la sorellina dell’Hospital Records, detta così un nuovo suono.
Medschool però si muove su diversi fronti: contemporaneamente a Lung, che diventa resident nei club fuori i confini inglesi, l’etichetta dà alle stampe le VA “New Blood”, veri e propri episodi sonori che fanno entrare nuovi talenti.
In definitiva, Medschool, rappresenta l’evoluzione migliore del movimento jungle/d’n’b che oggi esista al mondo: senza confini e barriere muove in maniera instancabile le proprie pedine, continuando così a ridefinire il proprio suono nella maniera più chirurgica possibile.
Francesco Cristiano
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