Donne arabe per la prima volta alle urne
Il 12 dicembre 2015 rimarrà una data da ricordare per l’Arabia Saudita: per la prima volta, infatti le donne hanno votato e si sono candidate per ruoli di prestigio, tradizionalmente riservati agli uomini. Il gentil sesso arabo ha abbattuto finalmente le ataviche e anacronistiche barriere del pregiudizio, per rivendicare diritti troppo a lungo negati e per riappropriarsi della libertà di esprimere il proprio pensiero senza timore di violente rimostranze.
Il sovrano Salman Bin Abdul Azuz Al Saud ha proseguito nel solco tracciato dal fratello Abdullah, da poco scomparso, accogliendone le istanze riformatrici e promuovendo questa rivoluzione elettorale che ha aperto uno spiraglio per le donne, figure socialmente e politicamente evanescenti, defraudate di quasi tutti i diritti civili, alle quali, fino a questo momento, non è stato concesso neanche per una volta di provare l’ebbrezza di guidare un’automobile. Eppure il 12 dicembre 2015, le donne arabe hanno mostrato il loro vero volto che nessun velo potrà mai coprire: il volto del coraggio e della determinazione.
In questi giorni frenetici, le notizie si rincorrono, trapelano voci di corridoio sui voti ottenuti dalle candidate, ma in breve tempo i risultati dovrebbero essere noti a tutti. Un silenzioso e pacifico gruppo di donne ha posto fine a secoli di servilismo legittimato. E’ sorta un’alba di un giorno nuovo per le donne arabe: il giorno della Libertà.