Avvocato rulez

Domande-risposte legali in tema stupefacenti #9

9-toga-e1410808091289Buongiorno, voglio esporvi la particolare situazione in cui mi trovo per valutare successivamente i provvedimenti da prendere. Mesi fa sono stato convocato dalla questura come persona informata sui fatti nel caso della chiusura di una nota discoteca. Durante la testimonianza mi sono state poste domande circa l’utilizzo di droghe da parte mia all’interno del locale. Rispondendo positivamente alle domande, a fine seduta mi viene detto che una copia del verbale sarebbe stata spedita sia alla prefettura, sia alla motorizzazione, senza dare specificazioni riguardo alla mia posizione futura e senza consegnarmi una copia del verbale. Puntualmente, dopo qualche settimana mi arriva la segnalazione da parte del prefetto di essere un assuntore di stupefacenti ad uso non terapeutico. Giorni fa mi è arrivata anche la lettera da parte della motorizzazione dove mi viene chiesto di presentarmi per l’analisi del capello. La mia perplessità sta nel fatto di non sapere cosa mi aspetta in quanto il mio caso non riguarda un controllo stradale, né tanto meno ci sono denunce per possesso di sostanze o comunque sia non ho alcuna sentenza penale a carico. In base agli esiti degli esami cosa potrebbe accadere? Sospensione della patente? Revoca? Semplice segnalazione? Nel caso dei primi due c’è la possibilità di un ricorso che non sia vano? Vi ringrazio vivamente. Diego, da Lograto (BS)

Effettivamente la procedura adottata nei suoi confronti mi lascia molto perplesso. Le sue dichiarazioni, siccome autoindizianti (anche se non penalmente rilevanti) avrebbero dovuto venire utilizzate con maggiore correttezza dalle forze dell’ordine. Intendo dire che – a mio parere – la circostanza da lei narrata quale persona informata sui fatti, di fare uso saltuario di droghe non avrebbe dovuto giustificare il suo immediato deferimento all’Autorità amministrativa. Contatti un avvocato per verificare la legittimità dell’azione svolta nei suoi confronti.

Salve, si può proporre ricorso al giudice di pace per inesattezza di quanto scritto nel foglio consegnato al momento del fermo dalla guardia di finanza? Infatti secondo quanto riportato in esso il fermato “consegnava spontaneamente la presunta sostanza stupefacente”; invece la cosa non è affatto vera, anzi la sostanza è stata trovata lontano dal soggetto fermato, in un punto precedente della strada percorsa. Inoltre nel foglio di contestazione viene indicato esattamente il peso della sostanza trovata, cosa impossibile da fare senza una bilancia adatta. Posso proporre ricorso? Grazie per la vostra attenzione. Adriana, da Taranto (TA)

In linea di principio la risposta al suo quesito è negativa, in quanto unico mezzo per contestare una simile inesattezza dovrebbe essere una querela di falso.
Tale procedura presuppone non solo che emerga la prova certa che i verbalizzanti hanno scientemente scritto il falso, ma, sopratutto presenta la controindicazione che, in ipotesi di rigetto della denunzia, è possibile subire a propria volta una denunzia per calunnia.
Sicché credo piuttosto che sia possibile fare notare l’errore incidentalmente nel corso della eventuale procedura di opposizione al verbale.

Carissimo Avv. Zaina, il 10 gennaio ho subito una perquisizione domiciliare dove mi sono stati trovati 19g tra hashish e marijuana e una somma in contanti di 3900€. Mi hanno sequestrato i soldi e dato 10 mesi di pena sospesa. Premetto che ho 29 anni ed ero incensurato al momento del fatto,lavorando in nero il mio datore di lavoro mi ha fatto una dichiarazione giurata nel quale dichiarava che mi aveva dato una retribuzione lavorativa di 3000 euro per tre mesi di lavoro. Ora ho fatto ricorso,vorrei sapere il suo parere.

Se non è stato disposto il dissequestro della somma, con l’emissione della sentenza e non è stata presentata istanza di riesame avverso il sequestro, temo che la somma sia stata confiscata. Unica possibilità – sempre che non siano scaduti i termini di legge – è quella di ricorrere in Cassazione avverso il provvedimento di confisca.

Buongiorno. Di recente la finanza mi fermava col cane antidroga alla stazione ferroviaria con 9,2 grammi di hashish. Volevano che io li mostrassi il marocchino che mi vendeva l’hashish, che però non era più in giro. In caserma poi mi hanno fatto il verbale di perquisizione (ex art. 103 D.P.R. 309/1990), sequestro (ex art 354 c.p.p) per la violazione dell’art 73 DPR 309/1990.
Ora vorrei sapere che differenza c’è tra l’articolo 75 e 73 DPR 309/1990. Leggendo tra le Vostre pagine, mi sembra, che mi hanno accusato per spaccio, anche se ho detto che e solo per uso personale.
Grazie per il Suo aiuto,
Andreas, da Marlengo (BZ)

Il quantitativo da Lei detenuto, anche se destinato all’uso personale, legittima – da parte degli inquirenti – il sospetto che una parte di esso possa essere destinato alla cessione a terzi. Da tale sospetto – più o meno fondato – nasce la denunzia per la violazione dell’art. 73 dpr 309/90. Le consiglio di affrontare subito il problema con un difensore per tentare di chiarire in sede di indagine la vicenda e cercare di ottenere l’archiviazione.

 



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