Domande-risposte legali in tema stupefacenti #2
Sarebbe possibile, per un privato cittadino, decidere di destinare parte del proprio giardino alla coltivazione di canapa tessile o da seme alimentare, ottenendo le debite autorizzazioni e munendosi di certificati, nonché agevolando i controlli periodici delle forze dell’ordine?
Un giardino credo sia impossibile, in quanto esistono limiti alla destinazione delle aree urbane, che sono soggette a vincoli paesaggistici e ove esistano a piano regolatori particolareggiati.
Un cittadino può, pertanto, operare una simile scelta solo in ipotesi in cui sia proprietario e conduttore di terreni agrari destinati a coltivazione. In questo caso deve inoltre dimostrare di svolgere l’attività in modo non casuale od eccezionale, situazione incompatibile con la produzione tessile od alimentare.
Come viene considerato un paziente che assume Cannabis a livello terapeutico, riguardo all’ottenimento e conservazione/ rinnovo della patente di guida, anche in base ai nuovi ordinamenti?
Credo che in una situazione del genere il giudizio dipenda piuttosto dal tipo di patologia di cui è affetto l’interessato. Va detto, infatti, che l’uso terapeutico di cannabis, oltre ad essere, allo stato, ancora piuttosto raro, appare indirizzato a patologie particolari, che potrebbero risultare di per sé già ostative alla conferma o rilascio della patente. Ritengo che la questione debba essere sempre risolta in ambito di commissione medica provin- ciale, con ovvie valutazioni sanitarie, che potranno formare oggetto di possibili interventi giudiziari.
In cosa consiste la lettera della prefettura, in caso di sequestro di piccolissimi quantitativi di sostanze, come uno o due spinelli?
La “lettera della prefettura” consiste nella com- minazione di una sanzione amministrativa come da art. 75 del dpr 309 del ‘90:
“1. Chiunque illecitamente importa, esporta, ac- quista, riceve a qualsiasi titolo o comunque detiene sostanze stupefacenti o psicotrope fuori dalle ipotesi di cui all’articolo 73, comma 1-bis, o medicinali contenenti sostanze stupefacenti o psicotrope elencate nella tabella II, sezioni B e C, fuori delle condizioni di cui all’articolo 72, comma 2, è sottoposto, per un periodo non inferiore a un mese e non superiore a un anno, a una o più delle seguenti sospensioni amministrative:
a) la patente di guida o divieto di conseguirla;
b) la licenza di porto d’armi o divieto di conseguirla;
c) il passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli;
d) il permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se extracomunitario.
Come comportarsi nel caso in cui, durante perquisizioni di altro tipo, venga ritrovato un quantitativo di sostanza, o resti di una coltivazione?
Durante una perquisizione è possibile che, per un motivo o per l’altro, emergano elementi relativi ad un altro reato, come la detenzione di droga. Nello specifico le forze dell’ordine possono procedere con un sequestro d’iniziativa, che verrà poi convalidato da un magistrato. Nel caso di sostanza, dipende dalla quantità, nel caso di coltivazione domestica, interviene l’accusa di produzione ai fini di spaccio.
Ci sono possibilità di invalidare temporaneamente un provvedimento amministrativo art. 75, in caso di necessità di espatrio per motivi, ad esempio, di lavoro, durante tale periodo di sospensione?
L’eventuale richiesta di ricorso a tale provvedi- mento dovrebbe essere inviata entro 10 giorni dalla notifica dello stesso. Ma i motivi professionali non costituiscono motivo plausibile alla sospensione di un provvedimento amministrativo.
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