Dolce Vita 114 settembre/ottobre 2024

Come può un fiore, prodigio della natura, diventare illegale per legge?

E come accade che un cannabinoide, una semplice molecola che la massima istituzione sanitaria del pianeta ha chiarito non essere stupefacente, diventarlo improvvisamente per decreto?

Sono i due paradossi legislativi che ci troviamo davanti, noi come settore e gli italiani, tutti, come test per capire fin dove si possa arrivare.

Le leggi e le istituzioni che le promulgano le abbiamo create noi umani nel corso della storia per un motivo semplice: quello di permettere una convivenza civile e di sanare i soprusi quando questi si verificano.

E cosa fare allora quando è proprio una nuova legge a creare un sopruso nei confronti dei pazienti, di onesti imprenditori e di agricoltori di buona volontà?

Ognuno può dare la propria risposta. La nostra è quella di resistere. Ancora una volta.

È dal 2017, quando è nato il fenomeno della cannabis light, che qualche rappresentante dei governi che si sono succeduti, ci dice che saremo stati spazzati via dalla storia, che per noi non ci sarebbe stato futuro. Eppure siamo ancora qua, a combattere ettaro per ettaro, pianta per pianta, seme per seme, mentre nel resto del mondo godono i frutti sociali ed economici di un mercato che abbiamo praticamente inventato noi, compreso quello del CBD.

È da più di un secolo che cercano di seppellire la cannabis, e le sue meravigliose proprietà, dove nessuno possa più servirsene. Ed è da più di un secolo che coraggiosi ricercatori, scienziati, medici, agricoltori, grower e breeder, lavorano come possono, spesso nell’ombra, per portare avanti una cultura e un’idea di mondo diversa, con alla base la sostenibilità e l’economia circolare prima ancora che queste diventassero buone pratiche da difendere.

Tutti concetti racchiusi in un piccolo seme, pronto per essere interrato e far capolino dalla terra in forma di germoglio, che si apre al sole e alla vita nonostante le chiacchiere, le leggi e le proibizioni.

Perché prima della legge degli uomini, esiste la legge della natura, che non sa che farsene dell’ultimo decreto o del nuovo ddl, ma sa come crescere e riprodursi per diventare pianta, fiore, seme e poi di nuovo pianta, in un ciclo infinito che si ripete per fornirci medicine, vestiti, carburanti, mattoni e intonaci, cibo e tanto altro ancora.

Nonostante la politica. Nonostante l’uomo.

I CONTENUTI DEL NUOVO NUMERO