DJ Pandaj: Destination Unknown
Ferdinando Miranda, o meglio DJ Pandaj, è uno che va controcorrente. La sua è roba che ti spiazza, ma che allo stesso tempo affascina. Da sempre cultore dei funk, del breakbeat, del jazz e del sound Ninja Tune, DJ Pandaj si trova ora a pubblicare il suo secondo album da solista dopo l’interessante Hercolaneum, pubblicato nell’oramai lontano 2008. Tre anni quindi, dedicati alla ricerca di un suono capace di rendere un disco come questo originale e internazionale.
Un lavoro visionario quello di Pandaj, ma anche molto down to earth. Prodotto da Ezra e Pandaj ai No. Mad Records Studio di Torino, Destination Unknown ci presenta una lista di ospiti interessanti e selezionati con cura secondo il gusto del Nostro DJ e producer milanese. In primis L’Aura, cantante – e cantautrice – italiana che presta la sua suadente voce a Moonlight, sorta di viaggio onirico accompagnato dal flauto traverso di Cecio (Mr. T-Bone). Per gli amanti e connoisseurs dell’hip hop italiano ecco invece un ispirato Ghemon rappare su Vado giù, supportato dal groove di Saturnino (Sì. Il bassista di Jovanotti!) e dalla tromba di A.Libretti. Altra piacevole scoperta è l’emcee Ardimann, hypeman con uno stile molto simile a quello di Guru dei tempi d’oro, il quale si cimenta sulla traccia Space Garden, brano vicino al sound Anticon e Def Jux. Un nome che non ha bisogno di presentazioni è certamente quello di Frankie Hi NRG MC, artista con il quale Pandaj collabora spesso dal vivo e che qui recita in latino la lettera di Plinio il giovane a Tacito per una nuova versione di Hercolaneum. Piacevoli sorprese anche dalle cantanti Suz (Out of the blue, Pastspotting) e Vaitea (Fight your pain). Oltre ai suoni colti e ricercati, c’è anche il tempo per un po’ di ritmo sostenuto, con The man behind the desk feat. Cato Senatore (BlueBeaters). Insomma un prodotto che sicuramente piacerà a chi ama il suono adulto e le produzioni ricercate.
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Andrea “Teskio”