Sex & Love

Diritto d’esistere

2015-02-03 01.18.14 pm

Lettera da una lettrice
Ciao a tutti. Mi è capitato di leggere la vostra rivista, di cui non posso che complimentarmi per i vostri articoli. Sicuramente se negli anni ottanta avessimo avuto una rivista del genere, sarei stata una vostra abbonata (avreste dovuto mimetizzare le copertine però!). Queste le sottraggo a mio figlio. Sicuramente c’era più libertà o prevaleva di più il buonsenso, sicuramente c’erano ancora dei valori a cui credere, da condividere, da trasmettere, c’era meno individualismo ed egocentrismo. Ecco questo è il punto, forse perché sono nata sulla scia dei figli dei fiori: dell’era post-hippy, del sesso libero, dei diritti delle donne, dell’uguaglianza e il reciproco rispetto fra i popoli. Tutte cose in cui credo da sempre. E se la vostra rivista dovrebbe essere lo specchio di questi ideali, che sono stati l’avvio della rivoluzione culturale degli anni 60’-70’, e di cui la cannabis e l’hashish ne hanno fatto ampiamente parte. Ecco avrei questo rimprovero da farvi, come l’avrei fatto allora, gli articoli di “Nerolucido” sembrano proprio fuori luogo, un pugno in un occhio mentre stai sfogliando tranquillamente la rivista. Non voglio certo fare la puritana, è che questi articoli li vedrei bene su riviste del tipo: Massoni o indirizzate a simpatizzanti del k.k.k. o antisemiti; altrimenti decade tutto, tutto quello che voi scrivete riguardo ai diritti che aimè non ne abbiamo quasi più, decadono sicuramente i valori per cui il 68’ ha dato inizio a questa rivoluzione (ricordiamo gli innocenti che sono morti), che sono stati sicuramente quelli di mescolare il sacro con il profano. Questo è un argomento da usare molto con le pinze, o ti prendi fortemente la responsabilità di quello che scrivi: soprattutto per il pubblico a cui la rivista è indirizzata (giovani, giovanissimi) anche per il fatto che in questo modo si crea ulteriore confusione, in una società allo sbaraglio e senza valori concreti e comunitari: credevo che i centri sociali servissero a questo. Per questo vi invito ad una maggiore riflessione a trattare questo argomento ed a un’accurata ricerca del significato di feticcio ed erotismo estremo: il tutto porta alle sette sataniche, che vi assicuro non a nulla a che fare con la DOLCE VITA o gli stili di vita alternativi, estremi si, ma di estrema destra. Le cose che mi passano per la testa sono tantissime, e mi piacerebbe discuterne con voi, ma siccome non viviamo in uno stato di diritto… Mi spiace anche il fatto che quello che ho scritto è troppo lungo per essere pubblicato, anche se dubito sia nel vostro interesse, ma confido nei vostri neuroni, che aspettano solo di essere utilizzati al meglio (dopo una canna vanno più veloci) perché troviate risposte concrete da soli. Giulia B.

Cara Giulia, colgo con molto stupore alcune delle tue affermazioni, in quanto credo che ci sia stato un notevole fraintendimento sullo spirito della rubrica o sul mondo del Fetish / BDSM. Cito un pezzo tratto dal primo numero di Nerolucido: “Partiamo dalle basi, Fetish e BDSM, anche se utilizzano pratiche e strumenti comuni, sono due realtà diverse. Il primo è basato sull’adorazione di una parte del corpo o di un oggetto (appunto Feticcio) che ha il potere di scaturire una fortissima carica erotica fino al punto di divenire necessario o addirittura, da solo sufficiente per il raggiungimento dell’orgasmo, fisico e mentale. Il BDSM invece è un acronimo che comprende più pratiche (Bondage, Disciplina, Sado, Maso) atte a creare piacere dallo scambio di potere fra sottomesso (sub o slave) e il dominante (Dom o Master/Mistress). Questi due mondi sono fondati assolutamente sulla regola del S.S.C. (Sano, Sicuro e Consensuale!)”. Tutto il piacere scaturisce nella complicità che si crea tra i partners durante il rapporto. Questo tipo di erotismo è assolutamente edonistico ed estetico, cioè votato alla ricerca del piacere e del bello. Di conseguenza non sono per niente d’accordo con la tua affermazione che; “il tutto porta alle sette sataniche”. Sinceramente questo tipo di ragionamento mi sembra molto simile alle accuse dei proibizionisti quando si parla di Cannabis, accusata di essere il primo passo per le droghe pesanti. Decisamente nulla centrano comportamenti come l’antisemitismo, il satanismo o addirittura l’estremismo di destra. Un piccolo esempio: tra le foto qui pubblicate possiamo certo tutti notare il copricapo indossato dall’organizzatore del Decadence (Carlo), sicuramente la miglior festa di questo tipo in Italia, dove risaltano maestose la Falce e il Martello sopra una bella stella rossa! Inoltre sempre il Decadence a dicembre 08’ è stato apprezzato dall’Unità con un articolo di oltre mezza pagina. La presunta affinità con certe ideologie è solamente la reazione ad un altro dei principi base di questo mondo misterioso, cioè la totale libertà di espressione, nell’aspetto, nei gusti sessuali, nelle ideologie politiche e nelle credenze religiose. Sempre tenendo bene a mente il rispetto per tutti. Secondo fonti ISTAT ci sono circa 4 milioni di italiani praticanti e posso assicurarti in prima persona, che la stragrande maggioranza di noi sono persone che vivono nella normalità e nel rispetto di tutti. Il Fetish e il BDSM sono argomenti delicati, questo è vero, possono anche diventare comportamenti pericolosi se attuati con inesperienza, oppure possono causare dipendenza se i praticanti non hanno un corretto equilibrio mentale. Questi caratteri, secondo me, rendono l’argomento trattato in “Nerolucido” decisamente simile a tutte le sostanze psicoattive presenti negli altri articoli di Dolce Vita ed è per questo che riteniamo sia del tutto legittimo e doveroso continuare a trattare l’erotismo estremo. Senza malizia e pregiudizi, solamente riportando i personaggi, i luoghi d’incontro e le tecniche di questo mondo che per la maggior parte di noi è solamente un modo di vivere liberamente la propria sessualità. In ogni caso, alla redazione di Dolce Vita e anche a me personalmente, ha fatto molto piacere ricevere questa tua lettera in quanto, mi ha dato una nuova occasione per cercare di rompere il muro di pregiudizio e intolleranza che c’è attorno a questo mondo. E credo vivamente che il dibattito libero e pubblico sia uno dei modi migliori per farlo.

Rubbershin – [email protected]

 



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