Cronache da dietro il cancello

Dio c’è (ma a volte è stanco o troppo preoccupato)

2015-02-27 02.11.54 pmE’ strano Fratelli come si diventi tutti un po’ più religiosi nelle disgrazie; quando siamo in merda… chissà com’è, ma ci appelliamo all’Altissimo, qualunque sia il nome che gli diamo. Il carzero naturalmente non fa eccezione e lì la disperazione Fratelli, spesso abbonda. Poter professare il proprio culto è un diritto sancito dalla costituzione e l’eterogeneità di etnie che compongono la schiera dei prigionieri ha reso normale lì, forse più che altrove, la convivenza pacifica delle diverse divinità. Quasi tutti i musulmani pregano le volte prescritte dal corano (5 al giorno); i cristiani possono partecipare alla messa della domenica. La messa è un vero e proprio rito; anche perché è uno dei pochi momenti (l’altro è in occasione di incontri calcistici…sempre fede è!) in cui si possono incontrare i detenuti di altre sezioni e scambiare due parole. Questo non vale per i detenuti delle sezioni A.S. che partecipano ad una messa “tutta per loro” poiché hanno il divieto d’incontro con i detenuti cosiddetti “comuni”.

La presenza dei sacerdoti è, soprattutto per chi non fa colloqui, o ha la famiglia lontana, o non l’ha affatto, un supporto notevole, spesso più materiale che morale. Chi se non il prete può metterti dieci euro sul libretto per poter comprare almeno caffè e francobolli, quando non hai niente e nessuno? Molti carcerati, più spesso quelli di “lungo corso”, sono devoti a Santi Patroni particolari ed anche quelli che non lo sono in maggioranza pregano; il Vescovo è l’unica Autorità che visita regolarmente i detenuti, almeno una volta l’anno, in occasione del Natale o della Pasqua; questo contribuisce a sviluppare una “spiritualità” chiaramente favorita dal fatto che si vive una dura condizione umana.

A volte ci si sente davvero così abbandonati che resta solo Dio. Vi sono anche, tra i prigionieri, uomini che si professano atei; a volte lo sono…a volte lo sono così tanto d’aver spesso bisogno di un altro Dio. Nella discussione della cosiddetta “sintesi”, il risultato del programma di osservazione interna attraverso il quale si accede ai benefici di legge, viene chiesto un parere informale anche al cappellano del carcere, ed in molti casi è lui stesso che si fa garante, attraverso l’interessamento presso strutture rieducative, per periodi di affidamento in prova o a comunità. Alla luce della recente (per me che scrivo, n.d.r.) sentenza che sancisce per i “rasta” il diritto di “bruciare” l’incenso tanto caro al loro Dio, mi chiedevo se al di là del cancello, qualcuno non stia pensando di compilare delle “domandine” ad hoc. Insomma Fratelli, nel nome del Padrino, del figlio e dello spirito santo…buona autunno a tutti!!



grafica pubblicitaria sponsor canapashop

SOSTIENI LA NOSTRA INDIPENDENZA GIORNALISTICA
Onestà intellettuale e indipendenza sono da sempre i punti chiave che caratterizzano il nostro modo di fare informazione (o spesso, contro-informazione). In un'epoca in cui i mass media sono spesso zerbini e megafoni di multinazionali e partiti politici, noi andiamo controcorrente, raccontando in maniera diretta, senza filtri né censure, il mondo che viviamo. Abbiamo sempre evitato titoli clickbait e sensazionalistici, così come la strumentalizzazione delle notizie. Viceversa, in questi anni abbiamo smontato decine di bufale e fake-news contro la cannabis, diffuse da tutti i principali quotidiani e siti web nazionali. Promuoviamo stili di vita sani ed eco-sostenibili, così come la salvaguardia dell'ambiente e di tutte le creature che lo popolano (e non solo a parole: la nostra rivista è stampata su una speciale carta ecologica grazie alla quale risparmiamo preziose risorse naturali). ORA ABBIAMO BISOGNO DI TE, per continuare a svolgere il nostro lavoro con serietà ed autonomia: ogni notizia che pubblichiamo è verificata con attenzione, ogni articolo di approfondimento, è scritto con cura e passione. Questo vogliamo continuare a fare, per offrirti sempre contenuti validi e punti di vista alternativi al pensiero unico che il sistema cerca di imporre. Ogni contributo, anche il più piccolo, per noi è prezioso. Grazie e buona lettura. CONTRIBUISCI.
grafica pubblicitaria sponsor plagron

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio