Dinachem: la nascita di un nuovo ceppo d’élite
Il collettivo Green born Identity ha classificato la Dinachem come una delle migliori genetiche fino ad ora coltivate e fumate. Ma prima di procedere con la pratica i suoi membri hanno preferito ricavare un po’ di dati sulla genetica di questa varietà, pensando che un po’ di storia li avrebbe sicuramente aiutati nella pratica.
Vediamo quindi da dove nasce la Dinachem, una delle qualità più apprezzate di tutto il catalogo Dinafem.
Dinachem deriva dalle genetiche originali ChemDog 91! Chiunque abbia delle conoscenze minime sulle varietà di cannabis ha sentito parlare qualche volta della ChemDog, una tipologia di genetica creata nel 1991 nella costa orientale degli USA che porta lo stesso nome del breeder che l’ha creata.
Come sono riuscite a fare solo altre poche genetiche, ChemDog ha lasciato la sua impronta nel settore della coltivazione della cannabis. Ai tempi fu la prima varietà di marijuana nel mercato americano la cui qualità più evidente era il sorprendente odore di gasolio con delle note di agrumi e di pino, un’autentica rivoluzione aromatica. E, da pianta madre, ChemDog diede vita in seguito a varietà leggendarie come la NYC Diesel, la Sour Diesel e la OG Kush, tra le tante. La OG Kush è un vero e proprio fenomeno: probabilmente, la varietà più influente e importante degli ultimi anni nel mercato internazionale di semi, che è stata utilizzata e tuttora viene utilizzata in una serie infinita di incroci e di progetti di breeding, alcuni dei quali sono stati premiati in diversi concorsi. E per il momento non è previsto un tramonto per la OG Kush.
Tuttavia, il problema con la ChemDog 91 stava nel fatto che questa genetica era disponibile solo sotto forma di cloni. Per poter offrire genetiche ChemDog 91 sotto forma di semi bisognava possedere dunque, un ceppo di femmina d’élite, così come anche delle piante maschio della varietà, preferibilmente della stessa famiglia, affinché attraverso molteplici incroci, il breeder avesse potuto avvicinarsi il più possibile alla genetica di ChemDog 91.
Queste due circostanze sono, per la precisione, quelle su cui ha lavorato la Dinafem: ai tempi ricevettero il ceppo originale di ChemDog 91, direttamente del breeder ChemDog e, in più, moltissimi semi di GuavaChem, una genetica affermata di ChemDog 91, coltivata come un ceppo di semi da Chem Dog molti anni fa. Geneticamente simile alla ChemDog 91, è risultata essere un partner perfetto per l’incrocio, oltre ad una cura ideale per il ringiovanimento della genetica. Infatti essendo stata utilizzata moltissime volte nel corso dei decenni, i ceppi originali di ChemDog 91 crescevano lentamente e non avevano una produzione ottimale. Ma, trasformati in semi attraverso delle genetiche della stessa famiglia come la GuavaChem, sono riusciti a rinvigorirsi e rafforzarsi, guadagnandoci in produttività, e tornando all’antico vigore. Si è tratta di un qualcosa simile a un’autoemoterapia rivitalizzante.
Dinafem ha scelto la più stabile tra le sue piante migliori di GuavaChem per incrociarla con un ceppo della ChemDog 91 originale, per creare così la sua vigorosa e super-produttrice varietà Dinachem (65% sativa, 35% indica). Il suo consumo produce un effetto estremamente potente, cerebrale, euforico e rivitalizzante all’inizio, per terminare con una sensazione di rilassamento fisico. I due aspetti della sua composizione, la parte sativa e quella indica, sono molto ben rappresentati nel suo effetto. È importante rilevare, inoltre, lo sforzo per conservare il penetrante odore di petrolio, che è un segno distintivo della casa di ChemDog, ma anche altri attributi olfattivi tipici di questa varietà, come le note agrumate e di pino. Con 60 giorni di fioritura è una vera potenza che nonostante la genetica a dominanza sativa, fa pensare più a un’indica. Dal punto di vista medico, questa varietà è ideale per persone che soffrono di stress, ansia o nervosismo e può agire da analgesico, alleviando persino i dolori cronici.
Green Born Identity non ha resistito alla tentazione ed ha provato subito a coltivarla. Con una radicazione senza problemi, dopo dieci giorni in stato vegetativo erano pronte per la fioritura. Otto settimane e mezzo più tardi, le piante erano maturate completamente e in quel momento era possibile percepire la miscela incredibilmente intensa e complessa di gasolio, agrumi e pino.
«L’effetto indica di Dinachem si è rivelato a dir poco incredibile e la parte sativa si è fatta sentire in modo molto gradevole con una bella sensazione di sottofondo». In pratica una genetica completa sia coltivata che fumata, da provare al più presto.