Dieci anni di semi femminilizzati da Dutch Passion
Quando ho fondato Dutch Passion (DP) nel 1987, la compagnia era una dei pionieri nel commercio delle banche di semi olandesi. Oggi DP è considerata la compagnia di semi dominante nel mondo. Oltre alle distribuzioni nel mercato molto sostenute come Power Plant, Blue Berry, Orange Bud, Mazar, Euforia, Strawberry Cough, Passion N° 1 (un tempo chiamata Amstel Gold), e molte altre, DP è ancora più famosa per lo sviluppo fino al giorno d’oggi di 34 specie di semi femminilizzati. Lo sviluppo della tecnica di produzione dei semi femminilizzati è cominciata nel 1995, ci sono voluti quasi due anni per trovare il modo di produrre abbastanza polline femminile per la produzione di grandi quantità di semi femminilizzati. Così, nel 1997, DP cominciò a rilasciare 6 varietà femminilizzate sul mercato, rivelatesi un enorme successo fin dall’inizio.
UNA BREVE STORIA
Nel 1972, ho cominciato a coltivare cannabis outdoor nei Paesi Bassi per garantire le mie esigenze personali. I semi necessari li ho presi da erba Thai e Nigerian importata. Nel corso degli anni settanta, sono riuscito a mettere le mani su specie di altri Paesi nativi incrociandole con le mie altre varietà. Le mie attività di produzione, anche se al tempo a un livello ancora su piccola scala, trassero vantaggio dal fatto che avessi molta conoscenza ed esperienza professionale, in quanto ho studiato biologia all’Università Free di Amsterdam dal 1970 al 1976.
Uno dei corsi supplementari durante i miei studi era farmacologia e lungo la via ho studiato sostanze psichedeliche e altre droghe. Simultaneamente ho intensificato la mia esperienza e conoscenza sulla produzione della cannabis leggendo letterature specifiche sull’argomento. Tre libri attirarono la mia attenzione: “Marijuana Grower’s Guide” (1978) di Mel Frank e Ed Rosenthal, “Marijuana Botany” (1981) di Robert Connel Clark, e infine “Indoor Marijuana Horticulture” (1983) di Jorge Cervantes. A quei tempi la parte sul “Produrre semi femmina” nel “Marijuana Grower’s Guide” aveva attirato la mia attenzione. Sarebbe stato magnifico se dai semi fossero venute alla luce solamente piante femmine. In quegli anni ho iniziato la mia collezione di semi di base e ho cominciato a vendere semi ad altri coltivatori su piccola scala nel 1982. Le mie specie di semi erano molto apprezzate e i rispettivi prodotti finiti superavano chiaramente l’erba importata che era disponibile nei coffee shops, grazie al considerabile alto contenuto di THC. Passion #1 (chiamato Amstel Gold al tempo) per esempio era in testa con il 18% di THC. La Passion #1 dunque può essere comparata con il miglior fumo dal Pakistan del giorno d’oggi, il malfamato Chitral dalle Himalaya Pachistane. Ma fu solo nel 1987 che fondai ufficialmente la banca dei semi DP. Il primo catalogo di semi in assoluto di DP elencava Amstel Gold, Night Queen…
SEMI FEMMINILIZZATI
Ripresi, non prima degli anni novanta, la parte sui “Female Seeds “ (semi femminilizzati) scritta da Ed Rosenthal nella sua “Grow Guide”. Ho iniziato esperimenti con diverse varietà, coltivando piante femmine, facendole fiorire e lasciandole fiorire fino a quando si sviluppassero degli organi di sesso maschile sulle piante femminili e fosse rilasciato del polline. Capitava che prima o poi quasi tutte le piante femmina producessero del polline maschile. Questo processo è un modo naturale per la specie della cannabis di sopravvivere. Se le piante femmine non sono impollinate da una pianta maschile, la pianta femmina stessa produrrà polline maschile. Dopo l’autoimpollinazione la pianta femmina produrrà semi e darà il suo prodotto. Seminare i primi 50 semi femminilizzati e vederli diventare tutti piante femmina è stata un’esperienza meravigliosa. Ho iniziato a vendere semi femminilizzati prodotti in questo modo nel 1994/1995 sul mercato tedesco, un’azione che in quegli anni era legale.
I risultati che avevamo ricevuto furono estremamente vittoriosi. Presto avevamo esaurito tutto. Raccogliendo il polline prodotto dalle piante femmina e fertilizzando i fiori femmina su altre femmine sono riuscito a produrre i primi semi femminili. Poiché la produzione di questi semi come descritto nel processo qui soprastante, produce solamente una piccola quantità di polline femmina, la nostra produzione era molto limitata. Ci sono voluti molti sforzi per produrre un paio di migliaia di semi. Questo per quanto riguarda le informazioni tratte da “Marijuana Grower’s Guide”. La domanda ora era: Come produrre polline “femmina” in abbondanza? Che cosa dobbiamo scoprire per produrre abbastanza semi femminilizzati da soddisfare la richiesta di mercato? La risposta l’ho trovato all’Università di Agricoltura a Wageningen. In questo settore sono state fatte ricerche su specie diverse, per esempio il cocomero. Sembrava che gli ormoni della pianta e agenti meno complessi potessero cambiare molto nella fisiologia e morfologia di una pianta. Poi ci abbiamo messo circa due anni per controllare gli ormoni e altri agenti rispetto alla loro abilità di aumentare la produzione di polline su piante femmina, senza interferire con il modello di crescita ideale delle piante femmina. Oggigiorno siamo in grado di produrre tanti semi femminilizzati in abbondanti quantità, senza sforzare le piante femmina che producono polline femminile. I siti web sulla Cannabis forniscono un sacco di informazioni sui semi femminilizzati, molti Magazines del settore pubblicano regolarmente informazioni sulla “procedura per femminilizzare”, e anche compagnie che vendono “La soluzione femminilizzante” non sono difficili da trovare per coloro che sono interessati all’argomento.
VANTAGGI DEI SEMI FEMMINILIZZATI
Coltivare semi femminilizzati ti darà più vantaggio del dover avere a che fare solo con piante femmina. Puoi sfruttare questi vantaggi sotto luci artificiali, in una green house o outdoors. Le varietà femminilizzate sono più uniformi (omogenee) dei semi “regolari”. Ciò significa che piante derivate da semi femminilizzati tendono ad assomigliarsi di più l’una con l’altra rispetto a piante cresciute da semi “regolari”. Il tuo raccolto sarà quindi più uniforme. La qualità (gusto, aroma, potenza) delle piante da semi femminilizzati è migliore di quella prodotta da piante da semi regolari. Anche la qualità è migliore di quella di piante derivate da cloni, che sono piante mature con crescita lenta. Le piante più vecchie, come le persone, sono più suscettibili a malattie e insetti nocivi, mentre le piante giovani cresciute da semi sono robuste e resistenti. Anche la mancanza di una crescita robusta influenza la qualità generale (percentuale di THC, aroma, sapore) del clone. Piante giovani raggiungono il pieno potenziale genetico e il fumo è più forte e più saporito. Per cortesia, notate che c’è la possibilità che si presentino alcuni ermafroditi o anche maschi tra i semi femminilizzati. Le probabilità sono poche, ma devi osservare le piante e rimuovere i fiori maschi dalle piante ermafrodite e le piante maschio.
La cosa più importante per prevenire la comparsa di fiori maschili è stabilizzare le condizioni di crescita. Qualsiasi tipo di stress (luce, fertilizzanti, potatura) crea una possibilità per le piante femmina di produrre polline. Ma abbiamo ricevuto riscontri che su 1000 semi piantati tutte le piante si sono sviluppate in femmine e siamo fortunati ad avere ben pochi reclami da parte dei clienti.
SEMI REGOLARI
Ci resta la domanda: Quando usare i semi regolari? A parere mio: i semi regolari rimarranno sempre. Non come fonte per la produzione di marijuana da quel punto di vista, qui i semi femminilizzati sono la scelta migliore. Come scorta per la coltivazione i semi regolari manterranno sempre il loro posto nel commercio dei semi della cannabis e continuerà a essere così per sempre.
I PIÙ VENDUTI E I MIEI FAVORITI
Le mie piante preferite le divido tra specie indoor e outdoor. Dalle varietà della White Family indoor le mie preferite sono Power Plant ed Euforia. Entrambe le varietà hanno un fumo molto gradevole e un high piacevolmente alto. Anche Blue Moonshine e Blue Berry sono, tra le varietà della Blue Family, due miei favoriti. Entrambe hanno un sapore molto unico rispetto a tutte le alte varietà e sono anche molto elevate nell’high.
Non da dimenticare il nostro Diamond #1 di Jorge, attualmente il mio favorito. Dalla nostra collezione outdoor mi piace ancora la nostra prima varietà in assoluto Passion #1 per il notevole sapore di agrumi e un high perfetto, per una varietà olandese cresciuta outdoor. E infine il Frisian Dew, la nostra nuova bandiera viola outdoor che riscontra anch’essa un enorme successo.
SOCIETÀ DI SEMI
I semi femminilizzati sono ora uno standard. Le società di semi che non possiedono semi femminilizzati ora e in futuro, vedranno diminuire le proprie vendite in modo drammatico. Le società di semi fondate recentemente per terza generazione, producono nient’altro che varietà si semi femminilizzati. Io sono felice di questo sviluppo: dimostra che i semi femminilizzati funzionano, cosa messa in dubbio da molti, professionisti e non, in passato. Le nostre vendite aumentano, essendo i promotori del “processo di femminilizzazione dei semi”.
Henk Van Dalen