“Di marijuana non è mai morto nessuno”, ecco la spiegazione scientifica del perché
Nonostante le notizie infondate più volte diffuse dalla stampa, non è mai stato registrato al mondo nessun caso di morte dovuto ad overdose o intossicazione da cannabis. Un recente studio dei ricercatori del centro neurologico Magendie di Bordeaux, pubblicato sulla rivista Science, ha dato per la prima volta la spiegazione scientifica del motivo per il quale non sia mai successo.
Il dottor Pier Vincenzo Piazza, uno degli autori dello studio, ha spiegato che: “Quando il cervello è stimolato da alte dosi di THC, produce un aumento del 3mila % di pregnenolone, un ormone che inibisce gli effetti del THC, prevenendo eventuali effetti di intossicazione”. Lo studio, originariamente pensato per lo sviluppo di un trattamento per contrastare la dipendenza da cannabis, è stata accolto dagli accademici con diverse interpretazioni.
Considerando i bassi tassi di dipendenza da cannabis, Mitch Earleywine, professore di psicologia presso l’Università di Albany, precisa che lo sviluppo di un farmaco per contrastare l’abuso di cannabis non sarebbe una cosa necessaria. “Anche se gli autori spiegano lo studio come un nuovo modo di trattare l’abuso di cannabis, in realtà è una superba – parziale – spiegazione del perché la cannabis non sembri avere nessuna potenziale dose letale e del perché la sua capacità di creare dipendenza è più simile a quella della caffeina piuttosto che a quella di qualsiasi altra droga illecita”.