Detenuto in attesa di giudizio – Nanni Loy
Il primo ruolo drammatico di Alberto Sordi in un film-denuncia sull’arretratezza e sull’inadeguatezza del sistema giudiziario e carcerario italiano. La pellicola uscita nel 1971 suscitò polemica e scalpore per l’argomento trattato, per la prima volta in un’opera cinematografica.
Il regista ci racconta la storia di Giuseppe Di Noi (Alberto Sordi), un geometra trasferitosi ormai da anni in Svezia, sposato e stimato professionista che decide di portare la famiglia in vacanza in Italia. Arrivato in frontiera viene portato in carcere dove sta per circa un mese ingarbugliato nel sistema giudiziario, al punto da non conoscere nemmeno il motivo del suo arresto.
La scelta del cognome “Di Noi” è fatta per intendere che chiunque può inciampare nel sistema giudiziario italiano, mal funzionante e arretrato, e uscirne provato fisicamente e psicologicamente senza essere davvero colpevole.