Ddl Sicurezza: la canapa diventa stupefacente
Approvato nella notte dal governo l'emendamento che equipara la canapa industriale a quella stupefacente, inserendola nel testo unico sugli stupefacenti
Con un colpo di coda nella notte del 31 luglio, il governo ha approvato l’emendamento che equipara di fatto la canapa industriale a una droga, inserendola nel testo unico degli stupefacenti.
La reazione delle opposizioni è durissima, mentre si prospettano tempi cupi per tutto il settore. L’unica nota positiva è che l’emendamento firmato dalla Lega, che voleva addirittura vietare le pubblicità di qualsiasi tipo (insegne, volantini, manifesti, etc) che avrebbero rappresentato la pianta, o anche solo una parte di essa, è stato respinto.
Insomma, l’Italia ripiomba nel Medioevo per quanto riguarda le politiche sulla cannabis, mentre vari Paesi europei, in primis la Germania, si muovono nella direzione opposta che è quella della legalizzazione e della normalizzazione di un vegetale dalle mille virtù.
“Il governo Meloni ha appena ucciso il settore della cannabis light nel nostro Paese: nella seduta fiume di questa notte in commissione alla Camera è stato infatti approvato l’emendamento al ddl sicurezza che equipara la cannabis light a quella con thc. Il governo Meloni, in preda alla furia ideologica, cancella una filiera tutta italiana, 11mila posti di lavoro. E pensano anche di aver fatto la lotta alla droga” è il commento di Riccardo Magi di Più Europa.
CANAPA: UN EMENDAMENTO CHE DISTRUGGE UN’INTERA FILIERA AGRICOLA E INDUSTRIALE
Anche le associazioni del settore agricoltura, come CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, oltre a quelle del settore della canapa industriale, si erano esposte sottolineando le conseguenze nefaste che questa legge avrebbe avuto, eppure il governo ha tirato dritto nonostante in un primo momento l’emendamento fosse stato accantonato, dando l’illusione a tutti che si fosse andati oltre. E invece.
Quello che forse non è stato compreso, né dalla stampa mainstream né dalla politica, è che con questo emendamento viene di fatto dichiarata illegale tutta la canapa industriale, e non solo la cannabis light, perché vieta la produzione di infiorescenze in toto, ed è un dato di fatto che qualsiasi pianta di canapa, anche ad uso industriale per fibra o seme, produce comunque il fiore.
IL COMMENTO DELL’AVVOCATO BULLERI
“Nonostante l’opposizione di tutte le associazioni nazionali agricole, e non solo quelle della canapa, che erano unite nel condannare il provvedimento che è illogico sia sotto un profilo giuridico che scientifico, succede che per la volontà ideologica di limitare questa pianta, si va a bloccare tutta la filiera, vietando la produzione e la lavorazione del fiore – ed è impossibile, anche per chi fa fibra, evitare che la pianta fiorisca – fermando un intero settore agricolo e la libera impresa”, evidenzia l’avvocato Giacomo Bulleri.
“Dopo l’approvazione in Commissione, avvenuta questa notte, ci dovrà essere l’approvazione in Parlamento alla Camera e al Senato, ma essendo il ddl Sicurezza molto importante per questo governo è probabile che venga messa la fiducia per approvarlo, anche se si potrebbe arrivare a settembre, vista la pausa estiva. Se lo scopo fosse stato quello di vietare determinati usi, come quello della cannabis light, si sarebbe potuto procedere in maniera completamente diversa, facendo un provvedimento ad hoc”.
“Nella peggiore delle ipotesi, si cercherà di evidenziarne l’incostituzionalità e il contrasto al diritto comunitario per cercare di farlo sospendere portandolo alla Corte Costituzionale o alla Corte di Giustizia europea. Ovviamente, per qualunque iniziativa bisognerà aspettare che la legge sia entrata in vigore”.
Resta aperta anche la strada della denuncia alla Commissione europea, portata avanti da Canapa Sativa Italia, che dipende però dalla decisione della Commissione.