Ddl per la legalizzazione in Italia: cosa possiamo realmente aspettarci nel 2016?
La proposta di legge per la legalizzazione della cannabis in Italia redatta dall’intergruppo “Cannabis Legale” è stata depositata alla Camera firmata da 247 deputati (205 della Camera e 42 del Senato). Mai nella recente storia politica italiana un disegno di legge era stato sottoscritto da così tanti parlamentari provenienti, se pur con livelli di adesioni molto differenti, da tutti i partiti politici tranne Lega Nord, Fratelli D’Italia e Area Popolare (Ncd e Ucd).
Complessivamente, ad oggi, hanno aderito 87 deputati del PD (70 parlamentari e 17 senatori), 29 di SEL (23 parlamentari e 6 senatori), 97 del M5S (86 parlamentari e 11 sentori) e 6 di Scelta Civica. A loro vanno aggiunte altre adesioni provenienti dai vari gruppi misti (piccoli partiti e fuoriusciti dai 5 stelle) e le adesioni di due parlamentari di Forza Italia. Ora che la proposta di legge è stata incardinata nelle commissioni, però, rimane da capire cosa possiamo aspettarci che accadrà nelle prossime settimane. Come vedrete è ancora decisamente troppo presto per cantare vittoria.
IL VOTO DELLE COMMISSIONI A INIZIO 2016. Nel mese di gennaio si arriverà, probabilmente, a cominciare il dibattito e le audizioni di personalità esterne (ogni gruppo parlamentare può invitare esperti a parlare sul tema in discussione) all’interno delle commissioni riunite di Giustizia e Sanità. Seguirà il voto sulla proposta di legge. Non dovrebbe occorrere troppo tempo per questo passaggio, probabilmente il voto nelle commissioni potrebbe arrivare entro febbraio. Nel caso di voto favorevole si arriverà quindi al voto alla Camera dei Deputati.
I POSSIBILI NUMERI ALLA CAMERA. Se si arriverà a questo punto, e bisogna ammettere che non è affatto scontato, ci si troverà a fare i conti con i numeri e gli equilibri politici presenti nelle aule di Camera e Senato. La Camera è formata da 630 deputati: al momento hanno firmato per la proposta di legge in 205. Dando per scontato (come dovrebbe essere) che anche i parlamentari di Sel e M5S che ancora non hanno posto la firma sul ddl voteranno a favore si arriverebbe a 211: ne mancherebbero altri 105 per avere la maggioranza. Da trovare principalmente nel Partito Democratico, visto che sono 236 i parlamentari del Pd che ancora non si sono espressi sulla legge, potrebbero bastare i sì di 1/3 di loro più qualche altra adesione sparsa per arrivare al fatidico numero dei 316 voti favorevoli alla legalizzazione.
AL SENATO SARÀ ANCORA PIÙ COMPLICATO. Una volta superato il difficile esame della Camera la proposta di legge per la legalizzazione si troverebbe di fronte uno scoglio ancor più arduo: il Senato della Repubblica. I senatori sono in tutto 321, quindi la maggioranza necessaria è di 161 voti. Al momento sono solo 42 i senatori che hanno firmato la legge, aggiungendo i voti di tutti i membri del M5S si arriverebbe a 67: ne mancano ancora 94. Quindi servirebbe il voto favorevole dell’intero Partito Democratico (sono 96 i senatori Pd che ancora non si sono espressi sulla legge). Un’eventualità possibile solo se Renzi in persona decidesse di appoggiare fortemente la proposta di legge sulla legalizzazione e chiedesse a tutto il suo partito di votare a favore.
È TUTTO NELLE MANI DI MATTEO RENZI?. Un’eventualità che ad ora non pare molto probabile, visto che Renzi l’ultima volta che ha espresso il suo parere sul tema è stato per dire “assolutamente no” ad ogni ipotesi di legalizzazione (ne abbiamo già parlato in questo articolo). Certo che il presidente del Consiglio è politico molto attento agli umori dell’elettorato, e probabilmente non gli saranno sfuggiti gli ultimi sondaggi che raccontano come la maggioranza degli italiani siano favorevoli a sperimentare nuove politiche sulla cannabis. Ma, come potrete immaginare, la strada è ancora lunga e tutt’altro che in discesa, almeno in questa legislatura.