Ddl Cannabis: la risposta dell’intergruppo al rinvio della discussione in Parlamento
Di seguito il comunicato con il quale l’intergruppo “Cannabis legale”, cioè l’insieme degli oltre 220 tra parlamentari e senatori che hanno firmato la proposta di legge per la legalizzazione della cannabis, alla notizia del probabile rinvio della discussione del progetto alla Camera, inizialmente previsto per il 27 giugno, e che slitterà probabilmente di alcune settimane.
“La Conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che lunedì 27 giugno inizi la discussione della proposta da parte dell’Aula.
La campagna elettorale ha rallentato i lavori parlamentari in queste settimane; finite le audizioni si dovrà decidere se mantenere questo termine e concentrare nella prossima settimana il resto dell’esame in Commissione oppure prevedere una nuova data in luglio per l’apporto in Aula.
A quasi un anno (16 luglio 2015) dal deposito di un testo, oggi sottoscritto da 220 deputati e 73 senatori, la questione della sua calendarizzazione è di sempre più urgente rilievo politico e istituzionale.
È certo vero che la discussione non può essere affrettata ma non sarebbe ammissibile, né accettabile, una gestione dilatoria di una proposta che merita di essere discussa dalla Camera, non solo per l’importanza che ad essa riconoscono i presentatori e larghi settori della società italiana, ma soprattutto perché è sottoscritta da più di un deputato su tre e dunque è rappresentativa del più ampio e trasversale schieramento oggi raccolto a sostegno di una proposta di iniziativa parlamentare.
Vedremo dunque quale decisione verrà presa.
L’intergruppo ”Cannabis legale” si augura che i presidenti della Camera e delle Commissioni competenti facciano quanto loro compete, anche dal punto di vista regolamentare, per assicurare che l’esame da parte dell’Aula di Montecitorio si concluda prima della pausa estiva, senza ulteriori differimenti. In quella sede i parlamentari tutti – favorevoli e contrari – avranno il diritto di discutere e di decidere liberamente del testo, di emendarlo, di approvarlo oppure no”.