Ddl cannabis, Farina (Sel): per spingere il Parlamento serve una mobilitazione popolare
A parte la Lega Nord, infatti, gli altri gruppi parlamentari dichiaratamente contrari alla legalizzazione non hanno fatto interventi durante la presentazione della proposta di legge alle Commissioni parlamentari riunite di Giustizia e Affari sociali, avvenuta ieri pomeriggio. Alcuni gruppi, come il Nuovo Centro Destra, hanno addirittura abbandonato la seduta, senza ascoltare le relazioni né presentandone di proprie.
«Parlare di pronostici o cercare di fare il conto di favorevoli e contrari in vista del voto è ancora prematuro» sottolinea Farina. Osservazione tanto più realistica considerando il fatto che, se è vero che si conoscono i favorevoli alla legge (Sel, Movimento 5 stelle e altri parlamentari che individualmente hanno aderito all’intergruppo Cannabis legale) e si conoscono anche i contrari (tutto il centro-destra, ad esclusione di un paio di dissidenti tra i quali l’esponente di Forza Italia, Antonio Martino), nulla si sa sulle opinioni del vertice del partito di maggior peso nel parlamento: il Partito Democratico.
In vista delle prime votazioni sulla proposta di legge, che avranno il via presumibilmente ad inizio 2016 nelle Commissioni, secondo Farina «può essere fondamentale poter contare su una mobilitazione crescente dei cittadini. Le iniziative in favore della legalizzazione stanno crescendo in tutto il paese, coinvolgendo anche aree di società che sembravano irraggiungibili fino a pochi mesi fa. L’impegno dei cittadini, specie quando ci avvicineremo al voto, può rappresentare un valore aggiunto fondamentale per indirizzare parte della classe politica».