David Bowie
David Robert Jones, per il mondo David Bowie, nasce a Brixton l’8 gennaio 1947, da Mary Burns cassiera del cinema del quartiere e da Haywood Stenton Jones soldato in congedo e ora impiegato, ha anche un fratello schizofrenico, Terry Burns che morirà suicida nel 1985 gettandosi sotto un treno. E’ proprio il fratello, o meglio fratellastro ad influenzarlo nella prima giovinezza, David ricorda il fratello con affetto e lo descrive come un ribelle amante della musica jazz e rock e assiduo lettore degli scrittori Beat. Con il suo primo strumento, un sassofono impara a strimpellare le canzoni di Elvis Presley e Little Richard, nel 1962 a seguito di un pugno ricevuto da un amico il suo occhio rimane irreversibilmente leso, con una dilatazione della pupilla che caratterizzerà il suo personaggio negli anni a venire.
Nel 1963 David forma gli Hooker Brothers, che avranno vita breve, nascono infatti dopo pochi concerti i King Bees, in questo periodo non usa alcuno pseudonimo e anche quest’avventura finisce presto, nel 1964 si unisce ai Manish Boys. Nello stesso anno lascia il gruppo per diventare il leader dei Lower Third, nasce David Bowie che nel 1965 esordirà con la sua prima intervista televisiva.
Nel 1966 con la sua nuova band, The Buzz, firma un contratto con la Pye Records. Nel 1967 conosce Lindsay Kemp, coreografo ballerino e mimo da cui impara a conoscere il linguaggio del corpo e con cui collaborerà per molti lavori in un reciproco scambio artistico, che porterà Bowie ad accentuare sempre più la sua ambiguità sessuale.
Nel 1971 pubblica l’Lp “The Man Who Sold The World”, la cui copertina verrà censurata negli Stati Uniti. Inizia la tournèe promozionale che lo porta negli Stati Uniti, a New York conosce Lou Reed, Iggy Pop ed Andy Warhol. Nel dicembre 1971 esce Hunky Dory, che trova i favori della critica, ed è anche il periodo in cui accentua la bisessualità del suo personaggio, di se stesso dice: “Non cambio per confondere le persone. Sto solo cercando. Questo causa i miei cambiamenti. Sto solo cercando me stesso”.
Nel giugno 1972 pubblica la sua opera più grandiosa, non solo per vendite ma anche per l’impatto mediatico indelebile che provoca, The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars. Diventa così una star di livello internazionale, regalando al mondo una raccolta di capolavori rock, nasce il cantante rock di plastica, ed egli stesso diventa il personaggio dell’album una sorta di alieno androgino cui rimarrà fedele per tutta la carriera con le dovute mutazioni.
Nel 1977 esce uno dei frutti della cosiddetta “Trilogia Berlinese” Heroes, che è anche il titolo di una delle canzoni, riscuote un successo planetario e diventa il simbolo di una Berlino divisa dal muro e dalle frapposte ideologie. L’album diventa fonte di ispirazione per le nuove generazioni di artisti e colonna sonora del film cult degli anni ‘80, Christiane F. “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, una parabola sulla dipendenza dall’eroina di un gruppo di giovani berlinesi.
La carriera personale di Bowie è una costante metamorfosi nella continua rincorsa alle contraddizioni insite nella società occidentale, ne incarna i mutamenti e li precede. I successi continuano negli anni ‘80 con Scary Monsters, Let’s Dance, Tonight, Never Let Me Down e nel 1993 con il suo più grande successo commerciale The Buddha of Suburbia colonna sonora dell’omonima miniserie televisiva. Numerose sono le collaborazioni con altri artisti di livello planetario come Iggy Pop, Mick Jagger, Lou reed, Keith Richards, Adrian Belew e i Queen.
Nel 2011 è uscito il libro “Starman: David Bowie, The Definitive Biography”, tra gli argomenti più in voga all’interno le sue avventure sessuali, con uomini e donne, contornate da fiumi di droga ed è proprio l’eccesso di cocaina che negli anni settanta gli fa dire: “Hitler era uno stratega militare terribile ma il suo obiettivo generale era molto buono…”.
Nel 1976 viene arrestato con il collega Iggy Pop per possesso di marijuana, rinnega il nomignolo di camaleonte che gli è stato affibbiato dai media anglosassoni dicendo: “Per me un camaleonte è qualcosa che si mimetizza per apparire il più possibile come l’ambiente che lo circonda. A me sembra di avere fatto sempre l’opposto”. E’ sposato dal 1992 con la modella somala Iman Mohamed Abdulmajid e ha due figli di cui uno nato dal precedente matrimonio. Nel 2008 è stato inserito al 23º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, nel 2007 secondo la rivista Forbes detiene il quarto posto nell’elenco dei cantanti più ricchi del mondo.