"Darkswing" di Francesco Paura: la nostra impressione al primo ascolto
“Darkswing” è fuori da lunedì 18 maggio
Siamo stati invitati ad ascoltare in anteprima il nuovo disco di Francesco Paura, il suo ritorno a due anni dall’uscita di “Slowfood”. Il rapper napoletano, classe ’76, ritorna con un nuovo album dal titolo “Darkswing”, che già di suo preannuncia un lavoro che oscilla all’interno di una ballata noir. Il primo ascolto ci ha catapultato all’interno di un’Italia che rimane sempre uguale, con poche via di fuga.
In questo lavoro Paura fa capire che non ha mai mollato la presa e l’intensità delle giorni migliori: le produzioni lo supportano con dei synth molto ricercati, partendo dall’apripista “Il Ritorno Del Guaglione”, con la produzione dell’ispirato D-Ross. Qui si avvertono sentiti riferimenti all’old school, ripercorsa anche malinconicamente in “Sogni Loro”, su un favoloso beat di Fid Mella, in cui traspare un pizzico di nostalgia per i momenti passati con i Mobb Deep e Scaramanga in cuffia, oppure con una tavola da skate e con il ghetto blaster in piazza.
Nella traccia “Il Motivo” con Greg Rega, è una dedica a tutti i supporters, linfa vitale per la sua musica: tra questi il compianto Stefano Cuzzocrea, giornalista musicale molto legato all’artista venuto a mancare poco tempo fa. Questo preannuncia già una realtà nera che accompagna il nuovo disco.
Tra i brani migliori di “Slowfood” compariva sicuramente “Drive”: Paura riprende la traccia con un mood simile in “Overdrive” in cui si percepisce il viaggio in auto alle prime luci del mattino quando l’oscurità della notte piano piano va svanendo. E’ un viaggio che Paura fa dentro di sé, in cui i dubbi si dissolvono in una nuova certezza: <Ho una donna che sta aspettando/ Nei suoi occhi vedo già mio figlio>, una nuova creatura, dopo un progetto in cui ha messo tutto se stesso: <perché pubblicare un album nuovo, almeno per me, è come mettere al mondo un figlio, in qualche modo>.
L’album si presenta con un packaging di assoluto livello, un digipack con la grafica curata dallo stesso Paura. “Darkswing” è definito dallo stesso artista un concept album in cui le canzoni ruotano attorno alla sua vita con sensazioni che tendono ad oscillare tra alcuni sprazzi di felicità e ad altri di malinconia. Un disco che lascia capire come Paura mette in discussione non solo il Paese in cui viviamo ma anche se stesso, cosa che non è da tutti fare.
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