Dal Sudafrica il rooibos
Il rooibos è una pianta sudafricana che cresce esclusivamente nella regione del Cederberg e viene utilizzata per un’infusione chiamata tè africano. La bevanda di colore rosso brunastro si prepara per infusione ed ha un leggero gusto dolce.
Il rooibos è usato da secoli dalle popolazioni Khoisan che abitano la zona e che ne conoscono da sempre le proprietà. Nel 1904 Benjamin Ginsberg, un colono sudafricano di origine russa e discendente da una famiglia di commercianti di tè, intuì il potenziale del rooibos e cominciò a commerciare con le popolazioni Khoisan che lo raccoglievano. Cominciò a vendere il suo prodotto ai coloni e divenne in breve il primo importatore di rooibos.
Negli anni trenta Ginsberg convinse un medico locale a sperimentare la coltivazione della pianta. I tentativi furono fruttuosi e consentirono a Ginsberg di incoraggiare gli agricoltori locali a cominciare la coltivazione, con la speranza di ottenerne un buon profitto. Il primo tentativo di coltivazione su larga scala fu un disastro a causa della piccola dimensione dei semi, difficili da rintracciare e raccogliere. Una delle donne che lavoravano per Ginsberg trovò un sistema efficiente e originale per la raccolta dei semi: si era accorta che le formiche facevano il suo stesso lavoro. Seguì le formiche fino al loro nido e, quando lo aprì, scoprì al suo interno un deposito di dimensioni ragguardevoli.
Da allora il rooibos è diventato sempre più popolare e apprezzato anche nel resto del mondo grazie alle sue caratteristiche antiossidanti, digestive e lenitive. Le foglie infatti sono prive di caffeina e contengono molte vitamine e minerali. Una bevanda ottima durante tutta la giornata!
A cura di Marta De Zolt
La passione per il tè l’accompagna sin dall’infanzia. Laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, come libera professionista si occupa di promozione e organizzazione di eventi