Dagli U.S.A. arriva la cannabis in scatola
Fin dall’alba dei tempi, l’uomo ha cercato il modo di conservare le proprie risorse al meglio, dal cibo, alle materie prime, per evitarne la degradazione nel tempo.
La cannabis, in alcuni stati degli U.S.A. è ormai una risorsa, e quel che vi stiamo per raccontare è una storia di inventiva e passione.
Abbiamo intervistato Scott Martin, Presidente (CEO) della N2 Packaging Systems, un’azienda dell’Idaho, sulla West Coast Americana; che applica il metodo di conservazione a base di azoto liquido, alle infiorescenze di Cannabis made in U.S.A.
Il vostro sistema di conservazione della cannabis, è incredibile, potreste spiegare a tutti come funziona?
Il nostro brevetto è stato ideato per l’imballaggio di sostanze controllate in un contenitore chiuso ermeticamente con atmosfera modificata. Mentre il nostro brevetto copre già centinaia di prodotti alimentari, la maggior parte dei nostri clienti è nell’industria della cannabis. Utilizziamo azoto liquido per estrarre l’ossigeno prima di sigillare ermeticamente il contenitore; così da creare un ambiente inerte che elimina la reazione chimica tra il prodotto e gli agenti esterni che ne causano la degradazione nel tempo, aumentandone quindi la conservazione e la freschezza per un periodo prolungato.
Quali sono i vantaggi di tale sistema di conservazione?
Perché l’azoto? L’azoto mantiene i fiori freschi impedendo l’ossidazione – la degradazione che si verifica quando i prodotti deperibili sono esposti all’ossigeno. Sostituendo l’ossigeno presente nelle confezioni, con l’azoto, ci assicuriamo che i tuoi fiori rimangano freschi più a lungo, mantenendo inalterati fragranza ed aromi. L’azoto è un gas inerte che è ampiamente usato nella conservazione di alimenti biologici e bevande perché è pulito, sicuro e rispettoso dell’ambiente.
Le nostre scatolette sono a prova di manomissione, di odore e sono ottimi contenitori per la produzione a livello commerciale, anche la latta del metallo è il prodotto di imballaggio alimentare più riciclato al mondo. Le nostre confezioni forniscono ai consumatori l’esatta conoscenza dei principi attivi di ogni determinato Strain, la provenienza, la potenza, l’effetto ed il sapore in essa contenuti. Per un utilizzo coscienzioso della sostanza.
C’è il rischio che la cannabis nelle vostre confezioni si deteriori nel tempo?
Ci sono stati molti studi sulle qualità di conservazione degli imballaggi con azoto, ma niente in particolare con la cannabis. Stiamo attualmente lavorando su uno studio di conservazione prolungata della cannabis, così da avere dati scientifici specifici a riguardo.
I vostri clienti sono esclusivamente consumatori per scopi medici o anche ricreativi?
Le nostre confezionivengonoutilizzati per entrambe le tipologie di assuntori.
Quali dimensioni hanno i prodotti che offrite ai vostri clienti?
Attualmente offriamo tre diverse tipologie di confezioni, da 1/8 di oncia, 1/4 di oncia e la versione Big Bud. Stiamo testando dei formati supplementari che vorremmo lanciare nel terzo trimestre del 2017.
Secondo te è possibile esportare il vostro modello in Europa, premettendo che ci cambi la legislazione sulla cannabis?
Assolutamente, saremo molto entusiasti di approdare in Europa con il nostro sistema.
Vi ringraziamo Scott, per il vostro tempo, ammiriamo molto la vostra azienda e crediamo che il vostro modello di business meriti di essere conosciuto in Europa e soprattutto da noi in Italia.
Grazie a voi, non esitate a raggiungerci per una visita in qualsiasi momento, vi ringraziamo per l’intervista e per l’interesse dimostratocit.
a cura di Maius