Critical Cheese: produttiva, pepata e potente
La varietà Critical Cheese della Dinafem prova che i cosiddetti strain old school sono ancora dappertutto e hanno un enorme successo. Incrociare la Critical + con la Cheese, due varietà molto popolari per il loro patrimonio genetico, in qualche modo collegato alla Big Bud e alla Skunk (varietà californiane sviluppate circa 40 anni fa), non poteva essere altro che un ibrido a predominanza indica con qualità eccellenti. Cresce con l’aspetto di una conifera media-grande la cui struttura aperta e spazio internodale ampio promuovono la circolazione dell’aria migliorando così la resistenza della coltivazione alla muffa; vantaggio molto importante nel caso della Critical Cheese, nota per le dimensioni, la densità e lo spesso strato di resina dei suoi germogli, particolarmente puzzolenti nelle ultime due settimane della fioritura. Assicuratevi, dunque, che i filtri al carbone attivo funzionino correttamente!
Non sorprende che il sapore della Critical Cheese sia anche all’altezza del suo odore in termini di potenza e complessità, mischiando meravigliosamente note di formaggio, limone, pino e profumo. Ma ciò che lo rende uno degli strain preferiti dei coltivatori non è solo il suo sapore straordinario e delizioso; ma anche il potente effetto psicoattivo (THC:19%/CBD:0,3%) che lo caratterizza; un effetto strabiliante, euforizzante e molto duraturo. Per quanto riguarda l’aspetto botanico si tratta di una varietà insolita giacché i suoi germogli pienotti in stile indica circondati da foglie sativa sottili e allungate sono incredibilmente difficili da trovare nel mondo d’oggi. Essendo una pianta molto facile da coltivare, è ideale per i principianti. Da coltivare all’aperto oppure in serra, con l’illuminazione naturale, sarà pronta dalla fine di settembre ai primi di ottobre.
Critical Cheese ha ottenuto il terzo premio nella categoria “Varietà di banche di semi” alla Secret Cup 2016 tenutasi a Napoli. Il signor Knolle ha ricevuto questa notizia con molto piacere, perché aveva appena iniziato una coltivazione indoor della Critical Cheese. Lui, come principiante, aveva scelto questo strain perché cercava una genetica facile da coltivare capace di produrre ingenti quantità di cime dal potente effetto. Consapevole delle difficoltà che i coltivatori di solito incontrano, The Doc, un amico con elevata esperienza, gli ha consigliato di scegliere la Critical Cheese. Lui coltiva le piante in un armadio di legno fatto da sé con dimensioni inferiori a 1 m² e illuminato da una lampada HPS da 400W. Tutti e cinque i semi germinati si sono rivelati forti e sani e in soli 3 giorni le piantine hanno cacciato fuori la testa dal Jiffy Pellet.
Siccome il signor Knolle credeva che le cinque piante, note per il loro vigore, avrebbero occupato tutta l’area di coltivazione, al fine di evitare la formazione di una giungla, ha deciso di rendere il periodo vegetativo più corto, più o meno di due settimane e mezzo. In questo periodo, le cinque piante Critical Cheese sono cresciute in maniera lussureggiante, sviluppando ramificazioni molto velocemente. Quando il signor Knolle ha indotto la fioritura, le piante avevano un’altezza di 30-38 cm, una struttura molto omogenea e foglie sottili e allungate.
La crescita degli steli è continuata fino alla quarta settimana della fioritura, momento in cui la struttura aperta a forma di albero di Natale con numerose ramificazioni inferiori descritta dalla Dinafem è diventata più che evidente. Durante la fioritura i piccoli gruppi di fiori sono cominciati a crescere fino al punto di trasformarsi in germogli XL incredibilmente duri e di gran lunga più resinosi di quanto il signor Knolle avrebbe mai immaginato. Cime interamente ricoperte di milioni di cristalli di resina. Le cinque cime terminali più importanti sembravano delle teste di toro ed erano circondate da ramificazioni laterali piene di germogli così grandi e densi che hanno subito fatto innamorare il signor Knolle. Riguardo all’aroma, tutte presentavano lo stesso o similare intenso sentore: dolce, saporito e con note di formaggio, secondo il signor Knolle un formaggio olandese conosciuto come “Pikantje”.
Il periodo di fioritura è stato un po’ più lungo di quello previsto dalla Dinafem: tre delle piante hanno raggiunto la maturità subito dopo 60 giorni, mentre le altre due ci hanno messo 63 giorni. L’altezza finale di ogni pianta è stata di 75, 81, 84, 87 e 87 cm. L’uniformità, invece, è stata massima. Oltre alla fioritura omogenea delle piante, è importante evidenziare che l’elevato rapporto calice/foglia che tutte mostravano ha reso il lavoro di raccolta ancora più facile. Dopo l’essiccazione, le cime si sono trasformate in piccoli “bocconi di formaggio” dal sapore speziato intensissimo. La bellezza e la durezza che questi germogli argentati/verdastri hanno acquisito era una vera e propria meraviglia. Il signor Knolle non poteva essere più fiero del suo lavoro.
Quando la prima degustazione della Critical Cheese è finalmente arrivata il signor Knolle sentiva che qualcosa di molto potente stava per diffondersi nella sua testa, qualcosa simile a una tempesta che, di fatto, cominciò a comparire dopo due tiri creando una sensazione euforizzante ed elettrizzante su tutto il suo corpo. I sensi del signor Knolle erano sovra stimolati dalla Critical Cheese, sicuramente tanto quanto il suo appetito. Molto presto, la voglia improvvisa di uno spuntino, lo ha portato a svuotare il frigorifero. Dopo circa un’ora però l’effetto stimolante ha cominciato a diminuire e si è evidenziata una sempre maggiore sensazione di rilassamento fisico che è durata più di 60 minuti, conseguenza della parte indica della Critical Cheese. Quando la botta non c’era più, il signor Knolle non ha potuto fare a meno di prendere un altro pezzettino di quella cheese psicoattiva dal meraviglioso sapore dolce speziato che rimaneva in bocca dopo ogni esalazione.
Critical Cheese si è rivelata assolutamente perfetta per il signor Knolle. «Questo formaggio spagnolo di colore verde ti dà un bel colpo in testa e viene accompagnato dalla formula della tripla P: produttiva, pepata e potente!». Siccome il signor Knolle vuole rimanere aggiornato, comincerà a usare delle luci LED per il prossimo raccolto. Abbiamo il presentimento che i successivi grow report saranno molto interessanti.
a cura di Dinafem Seeds Team