Che gli Obama fossero persone attente al prossimo, o quantomeno attente a mostrarsi tali, lo abbiamo sempre saputo ma oggi grazie a “Crip Camp”, in onda su Netflix, abbiamo a portata di schermo l’ennesima dimostrazione della loro umanità e capacità di lottare per i più deboli. I coniugi un tempo di stanza alla Casa Bianca si sono riproposti di utilizzare il cinema come elemento di azione politica e per questo hanno fondato la casa di produzione Higher Ground dietro a questo documentario che racconta le vicende del movimento per i diritti dei disabili.
Il film inizia con la nascita, negli anni ’50, di Camp Jened, simpaticamente soprannominato “Crip Camp”, una colonia estiva nello Stato di New York dedicata a ragazzini disabili, che negli anni a seguire diventò un autentico paradiso per bambini disabili che lì impararono a ridere, innamorarsi, fare a botte ed essere se stessi con sesso, droga e rock’n’roll a far la loro parte in quello che fu un incredibile esperimento sociale. Da lì partì il gruppo di ragazzini che una volta adulti portarono attraverso una serie di lotte e conquiste all’approvazione dell’Americans With Disabilities Act nel 1990. Da vedere.
