Covid e idrossiclorochina: in un documentario la verità che nessuno dice
Ci vorrà del tempo per ricostruire l’ultimo anno alle prese con un virus prima sconosciuto. Del tempo utile per capire e riconoscere gli errori in corsa e l’efficacia o meno delle misure d’emergenza per contenere l’epidemia e le vittime. Ci prova intanto il documentario “HCQ – Il caso idrossiclorochina”, disponibile gratuitamente sul web. Questo mediometraggio di oltre 40 minuti, che prende la forma di un’inchiesta giornalistica per la mole e l’autorevolezza delle testimonianze, si concentra su una vicenda che è cartina al tornasole di dinamiche spesso sottaciute che legano ricerca scientifica, comunicazione, politica e interessi privati.
Com’è noto, l’idrossiclorochina è un farmaco che la medicina ufficiale utilizza da molto tempo e con successo per il trattamento della malaria, del lupus eritematoso e dell’artrite reumatoide. Durante la pandemia di covid-19 questo farmaco è stato al centro del dibattito mondiale per via delle controversie riguardanti le sue proprietà terapeutiche contro il virus. Il dibattito scientifico è stato fin da subito sostituito da quello politico, quando il presidente USA Donald Trump ha indicato l’idrossiclorochina come cura efficace contro il covid-19, così come Bolsonaro e altri rappresentanti della destra mondiale.
Filippo Grecchi, filmaker documentarista di base a Codogno, parte da qui per riportare sul piano scientifico questa discussione, traviata dalla politica e (forse) da altri interessi di tipo economico, per valutare con attenzione gli studi finora compiuti e le esperienze sul campo di molti medici e ricercatori.
Un po’ come come il suo precedente, ottimo lavoro, Canapa nostra, di cui Dolce Vita è stato media partner, anche con questo documentario, l’autore si prende la briga di andare a fondo a una questione inquinata dai pregiudizi, non con l’intento di dimostrare una tesi, ma con lo spirito di chi vuole dare spazio a una pluralità di voci, titolate ma rimaste inascoltate sulla faccenda: “Non ho mai cercato dei colpevoli – conferma Grecchi – ma ho prestato particolare attenzione alle vicende più ambigue, con risvolti sorprendenti, da cui poter trarre spunti di analisi sociologica, economica e politica; il caso idrossiclorochina è sicuramente una di queste vicende.”
Buona visione.