Cos’è successo al Rigaer 94, lo storico squat di Berlino
Il quartiere berlinese Friedrichshain è stato lo scenario di violenti scontri tra la polizia della capitale tedesca e gli occupanti dello storico squat Rigaer 94, avamposto dell’estrema sinistra della capitale fin dalla riunificazione del 1990. Il motivo degli scontri è stato un ordine di ispezione antiincendio emanato dal senato berlinese, ordine che gli squatter avevano interpretato come un tentativo di sgombero del locale, e al quale hanno risposto barricandosi all’interno della struttura e lanciando sassi, petardi, vernice e bottiglie contro le forze dell’ordine dal tetto. Gli scontri si sono risolti in pochi giorni, ma sono stati comunque particolarmente violenti, generando feriti da entrambe le parti.
I primi scontri sono giunti con l’istituzione da parte del senato della capitale di una “zona rossa” intorno allo squat, per poter permettere un’ispezione antiincendio del luogo e per poter svolgere un controllo su eventuali irregolarità dei protocolli di sicurezza dell’edificio. Le tensioni cominciate mercoledì scorso, sono però degenerate il giorno seguente. 3 ore di trattative tra residenti, polizia, avvocati e vigili del fuoco, sono, infatti, presto sfociate in un’onda di violenza tra le forze dell’ordine e gli occupanti, che avevano precedentemente costruito delle barricate nella tromba delle scale, nel tentativo di impedire che le autorità locali potessero arrivare all’interno del palazzo. Per entrare nell’edificio, i corpi di polizia sono stati costretti ad avvalersi di arieti e di una motosega circolare, in modo tale da aprire il cancello e la porta che permettono l’accesso allo storico squat. “Qui, gli agenti di polizia hanno dovuto procedere con attenzione, abbiamo temuto trappole di ogni tipo“, ha dichiarato Benjamin Jendro, rappresentante del sindacato di polizia alla stampa locale.
Gli scontri si sono conclusi con l’arresto 4 persone e un alto numero di feriti, almeno 62 dei quali facenti parte delle forze dell’ordine, e con il regolare svolgimento dell’ispezione antiincendio, la quale non ha però portato alla luce significative violazioni dei protocolli di sicurezza, screditando la tesi che gli occupanti avessero inizialmente negato l’accesso alle autorità nel tentativo di nascondere possibili irregolarità. L’ispettore dei vigili del fuoco ha infatti dichiarato, a sorpresa delle autorità e della stampa locale, che l’ispezione ha portato alla luce delle lievi violazioni dei protocolli, violazioni che non richiedono però alcuna immediata azione di messa in sicurezza della struttura.
Ai controlli da parte delle autorità sono seguite delle ingenti manifestazioni a difesa dell’occupazione del Rigaer 94, una delle ultime roccaforti della sinistra berlinese non ancora sgomberate, manifestazione a cui, a fronte di 150 partecipanti registrati, hanno preso parte, secondo le stime della polizia, almeno 2000 persone, rianimando gli scontri dei giorni precedenti. Alcuni manifestanti hanno infatti lanciato pietre, bottiglie e vernice contro le forze dell’ordine, ferendo circa 20 agenti in modo lieve, anche se, secondo un comunicato ufficiale delle forze dell’ordine locali, la situazione non è mai realmente degenerata.