La Corte Suprema di Washington ha depenalizzato il possesso di droga
La Corte Suprema dello Stato di Washington, dichiarando incostituzionale la legge statale sul possesso di droghe, ha sostanzialmente depenalizzato il possesso di qualsiasi sostanza.
La decisione arriva nel caso di Shannon Blake che è stata arrestata come parte di un’indagine su un veicolo rubato a Spokane nel 2016. In prigione, gli agenti penitenziari hanno trovato una piccola quantità di metanfetamina nella tasca portamonete dei suoi jeans e l’hanno accusata di possesso di droga. Durante il processo, Blake ha sostenuto che un amico aveva acquistato i jeans in un negozio di seconda mano e glieli aveva dati due giorni prima dell’arresto, una difesa confermativa del “possesso involontario”, secondo i documenti del tribunale. Il suo ragazzo ha confermato la sua versione e ha testimoniato che Blake non faceva uso di droghe. Alla fine, Blake è stata condannata, ma in appello ha richiesto di “dimostrare che il possesso inconsapevole viola il giusto processo”.
Secondo l’Associated Press, “La Washington Association of Prosecuting Attorneys giovedì ha ordinato ai suoi membri di ritirare immediatamente qualsiasi semplice caso di possesso di droga in sospeso, assolvere le condanne di chiunque si occupasse di semplice possesso di droga e di richiamare qualsiasi mandato di arresto emesso in tali casi”.
Inoltre la Washington Association of Prosecuting Attorneys (WAPA) ha affermato che “gli agenti di polizia devono immediatamente smettere di effettuare arresti o emettere citazioni per semplice possesso di droghe”, provvedimento che ha irritato non poco la polizia dello stato di Washington che ha subito rilasciato dichiarazioni contrarie alla sentenza.
Bisogna ricordare che dal 2021 è partita ufficialmente anche la depenalizzazione del consumo personale di tutte le sostanze stupefacenti in Oregon, dopo la vittoria del referendum del 2020. Un cambiamento epocale che invece che nella direzione della repressione e dell’oppressione dei cittadini, avrà un approccio incentrato sulla salute pubblica, e un allontanamento dalle politiche che incarcerano le persone per comportamenti legati all’uso di una sostanza o a una dipendenza