Coronavirus: New York punta a legalizzare la cannabis per scongiurare la crisi economica
Tra le tante conseguenze che la pandemia del nuovo coronavirus si lascerà alle spalle vi sarà senza dubbio una crisi economica che secondo gli esperti potrebbe essere peggiore di quella del 2008. Un’evenienza a cui tutti gli Stati dovranno essere in grado di far fronte, possibilmente anche sperimentando nuove strade. Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha già stabilito una priorità: la legalizzazione della cannabis.
Nella proposta di bilancio presentata nei giorni scorsi Cuomo ha incluso una proposta di legalizzazione che prevede l’apertura di dispensari che possano vendere legalmente marijuana ai cittadini con almeno 21 anni di età e la possibilità dell’autocoltivazione per scopi di consumo personale di un massimo di sei piante. La misura è stata inserita in quelle previste per il rilancio dell’economia.
La proposta prevede una tassazione del 18% sulla cannabis venduta nei dispensari, prevedendo la seguente ripartizione degli introiti: il 25% in favore del Dipartimento della Pubblica Istruzione, Il 25% per programmi di informazione, prevenzione e cura delle tossicodipendenze, il restante 50% per finanziare le casse dello stato e attuare progetti in supporto delle aziende in crisi.
La legge prevista dal governatore prevede inoltre sanzioni per chi non rispetti i limiti relativi al possesso. Si prevede infatti che ogni cittadino maggiorenne possa detenere a scopi di consumo personale un massimo di tre once di cannabis (circa 85 grammi). Chi verrà trovato con quantitativi superiori si vedrà comminare una multa da 125$. Restano invariate le pene previste per traffico e spaccio.
Non è la prima volta che il governatore Cuomo cerca di legalizzare la cannabis. Già lo scorso anno una proposta simile era stata ritirata dopo che alcuni deputati democratici avevano affermato di non volere votare la legge in quanto, a loro giudizio, mancavano misure in favore delle minoranze che da sempre hanno maggiormente sofferto gli effetti giudiziari ed economici del proibizionismo. Proprio per superare queste resistenze, nella nuova proposta, il governatore ha incluso un forte utilizzo della tassazione per programmi sociali.