CoQua Lab, il primo laboratorio italiano specializzato nelle analisi sulla cannabis
La canapa, da un punto di vista chimico, è composta da un mix di molecole che le conferiscono il caratteristico odore (terpeni), il colore (flavonoidi) e soprattutto le proprietà farmacologiche (fitocannabinoidi). Quest’ultimi, interagendo con il sistema endocannabinoide determinano effetti diversi a seconda del distretto corporeo in cui i recettori stessi sono localizzati.
Tra i più noti e studiati possiamo citare: il Tetraidrocannabinolo (THC, Δ9-THC), il Cannabidiolo (CBD), il Cannabinolo (CBN) e il Cannabigerolo (CBG).
Il THC, dal punto di vista sia medico che legale, è il più conosciuto tra i principi attivi della cannabis, soprattutto per le sue proprietà psicotrope (ovvero la capacità di modificare lo stato psico-fisico di un soggetto). Presente nella pianta principalmente come acido tetraidrocannabinolico (THCA), si trasforma in THC per effetto dell’esposizione al calore o naturalmente con il trascorrere del tempo.
In Italia la filiera della canapa, che ha subìto la pressione del proibizionismo nel corso del secolo scorso, ha visto una ripresa inseguito alla riscoperta del suo impiego in campo sia medico che industriale. La legge 242/2016, entrata in vigore nel gennaio 2017 reca le disposizioni in materia di promozione e coltivazione della filiera agroindustriale della canapa, stabilendo le modalità e le varietà di canapa industriale coltivabili e certificate a livello europeo. Fornisce inoltre un’indicazione sui livelli di THC entro i quali debbano rientrare i prodotti da essa derivanti, stabilendo che per valori superiori allo “0,2 per cento ed entro il limite dello 0,6 per cento, nessuna responsabilità è posta a carico dell’agricoltore” (Art. 4 legge 242/2016).
Gli alimenti derivanti dalla canapa cioè semi, farina e olio ottenuti dai semi, sono invece regolamentati dal decreto ministeriale del 4 novembre 2019. Risulta quindi importante, nonostante non sia esplicitamente dichiarato dalla legge 242/2016 e dal decreto appena citato, effettuare delle analisi sulla canapa per accertarsi che il titolo di THC (totale) rientri nei limiti di legge.
CoQua Lab (www.coqualab.it) è il primo laboratorio in Italia specializzato in analisi su canapa e derivati: le nostre analisi, effettuate col metodo della cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa e in regime di qualità (ISO ISO 9001:2015), permettono al produttore o ai rivenditori di avere un prodotto garantito che rispetti le normative in vigore.
Dal 2015 effettuiamo le analisi per il settore della cannabis medica titolando le preparazioni galeniche a base di cannabis (es. olio di cannabis) di oltre 100 farmacie di tutta Italia. Nel 2017 il servizio è stato esteso al settore della canapa industriale analizzando tutti i derivati della canapa (infiorescenze, foglie, estratti, etc.) non solo per il loro contenuto di THC ma anche indagando i principali cannabinoidi di interesse. Siamo stati il primo laboratorio in Italia a specializzarsi in questo settore dettando negli anni gli standard di qualità e di servizio che altri laboratori dopo di noi hanno seguito.
a cura di CoQua Lab