Consigli d’ascolto: “Bomboclat” di Primo & Squarta
A quindici anni dalla prima pubblicazione, Antibemusic ristampa in doppio vinile l’esordio di Primo & Squarta: “Bomboclat”.
Dal 2004 le cose sono cambiate molto purtroppo, con la morte di Primo Brown e la mutazione genetica del rap, arrivato al grande pubblico in versione caricaturale, ma “Bomboclat” rimane un capitolo fondamentale per l’hip hop italiano, quello «che non si preoccupa di se stesso, perché si sente bene, e quando si mostra agli altri, gli altri se ne accorgono», per dirla con le parole di Primo e Squarta.
Roba cruda, da addentare senza condimenti, come tigri in una giungla piena di fagiani. Le basi di Squarta pompano tra echi classici, dance hall, funk, soul, campioni inattesi e tante chitarre. Primo: il suo flow ha fatto, fa e continuerà a fare scuola e con Grandi Numeri, terzo dei Cor Veleno, qui in cinque brani, butta benzina sulle strumentali.
Divertimento e cazzimma scorrono a fiumi in “Bomboclat”, che nelle collaborazioni sull’asse Roma-Milano con Amir, Tormento, Danno, Jake La Furia & Gué Pequeno, Turi e DJ Gengis, offre un’istantanea di quel rap che in Italia è rimasto nel tempo.